Fermerci: Strisciuglio (RFI), al lavoro sulle reti per il trasporto merci via treno

di Carlotta Nicoletti

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Strisciuglio: “Il 2024, come anche il 2025, sarà l’anno dei cantieri e il PNRR rappresenta una grande opportunità per il trasporto ferroviario in Italia"

Fermerci: Strisciuglio (RFI), al lavoro sulle reti per il trasporto merci via treno

 “Il 2024, come anche il 2025, sarà l’anno dei cantieri e il PNRR rappresenta una grande opportunità per il trasporto ferroviario in Italia. Sono cantieri che restituiranno un’infrastruttura che dal 2026 in avanti vedrà una rete completamente rivoluzionata in termini di performance e di capacità”. Lo ha detto Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, intervenendo questa mattina alla tappa abruzzese di “Fermerci incontra”, tenutasi a Pescara.

L’iniziativa itinerante, promossa dall’Associazione Operatori Trasporto Ferroviario Merci vuole fare il punto sui progetti per il rilancio del trasporto via treno delle merci in Italia. Uno scenario che vede l’Abruzzo e la dorsale adriatica interessata da diversi progetti, volti a omologare la rete ferroviaria agli standard europei, per promuovere sempre più il trasporto intermodale su ferro.

L’obiettivo nel campo del Gruppo FS è quello di raddoppiare la quota di merci trasportate via treno nei prossimi dieci anni. Per farlo, come ha sottolineato nel suo intervento Gianpiero Strisciuglio, “abbiamo in esecuzione interventi puntuali, finalizzati a risolvere i colli di bottiglia sulle direttrici principali. Una rivoluzione che non possiamo fare da soli, ma che vedrà il supporto fondamentale delle imprese e delle associazioni”.

In particolare, gli standard europei per promuovere l’aumento dei volumi di traffico delle merci via treno, prevedono che le reti ferroviarie siano coinvolte da interventi finalizzati a permettere il transito di treni merci dalla lunghezza di 750 metri e pesanti fino a 2500 tonnellate. Altre caratteristiche dello standard europeo riguardano anche l’adeguamento della sagoma (dimensione massima dei treni) e della massa assiale.

Peculiarità a cui anche la dorsale adriatica si sta progressivamente adeguando, grazie ai numerosi interventi infrastrutturali e tecnologici che RFI sta portando avanti, anche in qualità di maggior stazione appaltante del Paese con circa 24 miliardi di euro assegnati dal PNRR di cui, come recentemente ricordato anche dall’AD di FS Luigi Ferraris, ben 7,5 sono stati investiti in opere già realizzate.

Tra questi interventi sulla rete ferroviaria che riguardano il traffico merci, Strisciuglio ha ricordato l’adeguamento agli standard prestazionali di Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Fossacesia e il raddoppio della tratta Pescara PN-San Giovanni Teatino – Chieti – Interporto d’Abruzzo sulla Roma-Pescara. Inoltre, in ottica della promozione di un trasporto delle merci intermodale e sostenibile, RFI sta lavorando al potenziamento del collegamento tra la stazione di Ortona e il suo Porto e la realizzazione del collegamento tra il Porto di Vasto e la rete ferroviaria nazionale.

Interventi sono in corso anche nel campo del potenziamento della trazione elettrica delle linee, per favorire il transito dei treni fino a 2500 tonnellate, come suggerito dall’Unione Europea sempre con l’obiettivo di potenziare il trasporto delle merci via treno.