Ex-Ilva, Bucci: "Vogliamo 500mila metri quadri". Confindustria rallenta sull'ipotesi idrogeno

di Edoardo Cozza

In giornata incontro a Roma con il ministro dello sviluppo economico sul tema delle acciaierie di Genova, ma va avanti il dibattito su come utilizzarle

"Non possiamo permetterci che queste aree non diano ricadute economiche e occupazionali alla città di Genova". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci in vista dell'incontro oggi pomeriggio sull'ex Ilva al ministero dello Sviluppo Economico. "Ho chiesto al presidente Toti di mettere sul tavolo proprio le aree ex Ilva", ha sottolineato Bucci. Per Genova "se riusciamo a rimettere in carreggiata le aree ex Ilva ed Erzelli abbiamo veramente completato il quadro". Se ci fosse una cessione di quelle aree "c'è qualcos'altro" rispetto solo all'ipotesi di impianto per la produzione di idrogeno, ha spiegato anche Bucci, sollecitato sul tema. Gli spazi per l'impianto per l'idrogeno "sono 50mila metri quadrati, noi ne vogliamo 500mila" ha detto il sindaco di Genova. Rispetto all'area dell'ex Ilva, ha precisato, "mi accontenterei anche di due quinti, tra i 350 e i 500mila metri quadri sarebbe l'ideale. Oggi sono aree totalmente non occupate perché non ci lavora nessuno. Quelle sarebbero veramente importanti per Genova. Ho anche richieste di altre aziende, poi c'è l'autoparco e poi c'è l'idrogeno. Sono tutte cose fondamentali per la nostra città". 

"Assistiamo a una trasformazione delle acciaierie italiane che hanno investito nei forni elettrici, che nessuno racconta. Purtroppo, se così saranno le impostazioni del 'Green deal europeo', i contributi li prenderanno le acciaierie tedesche che sono rimaste al carbone. Queste sono le discussioni da fare: se vogliamo fare demagogia, non si danno risposte all'industria e ai lavoratori". Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Genova a proposito della situazione delle acciaierie. "Ilva fa parte di tutta quella serie di temi per cui dobbiamo sederci a un tavolo e affrontarli, sennò continuiamo a guardare il dito e non vediamo la luna", ha aggiunto Bonomi.

Sul punto della riconversione delle aree per lo sviluppo a irogeno interviene anche il presidente di Confindustria Genova Umberto Risso: “Queste sono un po’ fughe in avanti. Parlare di transizione energetica chiederà dei tempi e non vedo perché bisogna affrettarsi in questa maniera così urgente“.