Il 2024 per il petrolio è stato contraddistinto da un costante pessimismo tra i trader riguardo alla domanda cinese, abbinato a una continua sottovalutazione dei rischi legati alle interruzioni dell'offerta. Questo scenario ha contribuito a mantenere i prezzi relativamente stabili, e si prevede che tale stabilità possa continuare anche nel 2025, a condizione che si verifichino determinate circostanze.
Il prezzo del greggio Brent e del WTI - Il greggio Brent e il West Texas Intermediate (WTI) sembrano concludere l’anno a livelli simili a quelli di inizio 2024. Il WTI ha aperto l'anno a poco più di 70 dollari al barile e lo chiuderà appena sotto quella soglia. Il Brent, invece, ha iniziato il 2024 a 77 dollari al barile, per poi scendere a circa 74 dollari verso la fine dell'anno. La ragione di questa relativa stabilità nei prezzi è da ricercare principalmente nell'attenzione rivolta alla Cina.
Il ruolo della Cina - Ogni rapporto sui prezzi del petrolio di quest’anno ha sottolineato la rilevanza dei dati economici cinesi e delle sue importazioni di petrolio, una tendenza che continuerà anche nel 2025. I colossi petroliferi statali cinesi, come CNPC, hanno previsto che la domanda di petrolio raggiungerà il suo picco nel 2025, citando come fattori l’aumento delle auto elettriche e la crescita dei camion alimentati a GNL. Nonostante la forte presenza di auto elettriche nel mercato cinese nel 2024, la domanda di petrolio non ha subito una contrazione significativa.
Il report di Sinopec sulla domanda cinese di petrolio - Recentemente, Sinopec ha pubblicato un rapporto in cui prevede che la domanda di petrolio in Cina raggiungerà il suo picco tra il 2026 e il 2030, con un livello giornaliero di circa 16 milioni di barili. Un anno fa, l'azienda aveva stimato che la domanda avrebbe toccato il picco intorno agli 800 milioni di tonnellate metriche nel periodo 2026-2030. Quest’anno, la domanda di petrolio in Cina è prevista raggiungere i 750 milioni di tonnellate.
Il continuo focus sulla Cina, unito ai timori per una domanda debole, ha contribuito a mantenere i prezzi sotto controllo nel 2024 e probabilmente continuerà a farlo anche nel 2025, salvo che gli stimoli economici lanciati da Pechino non provocano un’impennata della domanda. Come sottolineato da un analista della Pepperstone al Wall Street Journal, “la calma apparente nel mercato petrolifero nasconde una complessa interazione di fattori macroeconomici che potrebbe generare forti oscillazioni in qualsiasi momento.”
Le decisioni dell’OPEC+ sul petrolio - L’evoluzione dei dati macroeconomici, insieme alle future decisioni dell’OPEC+, determineranno la direzione del mercato nel breve periodo. Oltre alla Cina, l’India sta emergendo come uno dei principali motori della domanda globale di petrolio. Secondo S&P Global Commodity Insights, la domanda di petrolio in India quest’anno ha superato quella della Cina, con l’India destinata a giocare un ruolo chiave insieme al Sud-est asiatico nella crescita futura della domanda.
Anche in mercati come l'Unione Europea, meno dinamici, si osserva una certa crescita della domanda di petrolio, come suggerito dai dati sulle importazioni, seppur in misura inferiore rispetto ad altre aree.
Le previsioni sull’offerta di petrolio - Per quanto riguarda l’offerta, l’attenzione resta sull’OPEC+, sebbene ci siano aspettative di una crescita della produzione da paesi non-OPEC come Stati Uniti, Guyana, Canada e Brasile. Tuttavia, le previsioni per gli Stati Uniti si sono recentemente modificate, con segnali che l’industria petrolifera americana non aumenterà la produzione in modo eccessivo, nonostante il supporto della Casa Bianca.
La situazione con l’OPEC+ resta simile: gli analisti continuano a mettere in guardia riguardo alla capacità inutilizzata che potrebbe essere riattivata se l’OPEC decidesse di allentare i tagli alla produzione. Tuttavia, l’OPEC e i suoi alleati hanno sempre chiarito che la produzione sarebbe stata aumentata solo quando i prezzi fossero stati sufficientemente elevati. Questo ha portato a una distorsione delle aspettative, con molte fluttuazioni dei prezzi non direttamente collegate ai fondamentali reali del mercato petrolifero.
Cosa aspettarsi dai fondamentali - Nel contesto attuale, i fondamentali del mercato petrolifero sembrano essere abbastanza bilanciati. Molti prevedono un eccesso di offerta nel 2025, ma queste previsioni si basano in gran parte sull’adozione delle auto elettriche, una tendenza che finora non ha raggiunto gli obiettivi sperati. Inoltre, le sanzioni contro l'Iran potrebbero ridurre ulteriormente l’offerta dal Medio Oriente, contribuendo a un possibile aumento dei prezzi. Tuttavia, la capacità inutilizzata di 5 milioni di barili al giorno potrebbe continuare a esercitare un freno sul mercato, prevenendo una vera esplosione dei prezzi.