Energia, il ministro Pichetto Fratin: “Rinnovabili, nucleare e indipendenza energetica, l’Italia guarda al 2030”
di Matteo Cantile
Il ministro all’Ambiente al Corriere della Sera: “Geotermico, eolico e agrivoltaico chiavi per il futuro. Nucleare? Valutiamone la fattibilità”
Rinnovabili, nucleare e indipendenza energetica sono al centro della strategia italiana per il 2030. Il ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista al Corriere della Sera sottolinea l’importanza di affrontare le sfide normative, puntare su tecnologie innovative e lavorare in sinergia con l’Europa per garantire la sicurezza energetica del Paese.
Geotermico e idroelettrico – “Il geotermico, sviluppato soprattutto in Toscana, può espandersi in altre regioni,” afferma il ministro, evidenziando come questa fonte energetica abbia grandi potenzialità. Per l’idroelettrico, Pichetto Fratin sottolinea la necessità di discutere con la Commissione Ue il tema delle concessioni: “Serve superare il vincolo della gara semplice previsto nel Pori affinché si possano generare ricadute positive sui territori”.
Eolico off-shore – Il ministro guarda anche al mare: “Stiamo valutando grandi piattaforme per l’eolico off-shore, approfittando delle condizioni favorevoli di alcuni mari italiani”.
Fotovoltaico e agrivoltaico – Le sfide normative non mancano. Sala richiama l’attenzione sul decreto per le aree idonee al fotovoltaico, di competenza delle Regioni: “Confido che rispettino i termini e che entro i primi mesi del 2025 si possa avere una definizione chiara delle aree utilizzabili”. Sul fronte agrivoltaico, Pichetto Fratin riconosce che i costi di ammortamento sono più alti, ma sottolinea il potenziale di combinare energia e agricoltura in maniera sostenibile.
Nucleare in Italia – Sul tema del nucleare, Pichetto Fratin invita alla prudenza, ma non esclude sviluppi futuri: “Sui tempi sento numeri diversi, i tecnici della piattaforma per il nucleare sostenibile attivata al Mase sono al lavoro. Dobbiamo dotarci di un quadro giuridico per permettere all’Italia di valutare al momento opportuno la convenienza economica”. Entro fine anno, il ministro presenterà una legge delega che definirà il percorso per valutare la fattibilità del nucleare in Italia.
Europa e sinergie – Pichetto Fratin sottolinea il rapporto stretto tra l’Italia e i Paesi vicini: “Dalla Francia importiamo circa il 15% della nostra energia elettrica, che proviene da centrali nucleari. La nostra direzione, però, è aumentare l’indipendenza energetica con rinnovabili e nucleare”. Sul disaccoppiamento dei prezzi tra energia fossile e rinnovabile, il ministro riconosce le difficoltà: “Siamo favorevoli, ma non possiamo farlo da soli. La situazione è complessa, con Paesi come la Germania ancora dipendenti dal carbone e la Spagna già autosufficiente con oltre 50 rigassificatori”.
Obiettivi 2030 – Il ministro si dice fiducioso: “Ad oggi abbiamo 1,6 milioni di produttori di energia e ne nascono 1.200 al giorno. Quest’anno speriamo di superare i 7 gigawatt da rinnovabili, rispetto ai 5,8 del 2023 e ai 3 del 2022. La direzione è quella giusta”.
Rinnovabili e nucleare – Pichetto Fratin chiarisce che il nucleare non sostituirà le rinnovabili, ma le affiancherà per garantire la sicurezza energetica del Paese.
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