Energia: Enea e Asi puntano sul nucleare per 'riconquistare' la Luna

di Stefano Rissetto

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Il progetto SELENE mira a esplorare la possibilità di produrre energia sulla Luna attraverso l'uso di reattori nucleari

Energia: Enea e Asi puntano sul nucleare per 'riconquistare' la Luna

Nei giorni scorsi, la NASA ha ufficialmente comunicato il rinvio delle missioni Artemis, previste per aprile 2026 e metà 2027 per la seconda e la terza fase, anche se l'arrivo di Jared Isaacman come nuovo amministratore potrebbe comportare modifiche ai piani. Nel frattempo, diverse agenzie spaziali e aziende private stanno progettando missioni lunari a lungo termine, al fine di garantire un programma continuo, e non limitato nel tempo. L'Italia sarà coinvolta in questo nuovo panorama spaziale attraverso l'ESA e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). In particolare, l'ASI avrà un ruolo centrale in vari ambiti, tra cui lo sviluppo di reattori nucleari da installare sulla Luna per la produzione di energia.

In quest'ottica, è stato recentemente annunciato il progetto SELENE (Sistema Energetico Lunare con l'Energia Nucleare), finanziato dall'ASI e realizzato in collaborazione con ENEA (che opera nei centri di Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone), il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia.

SELENE mira a esplorare la possibilità di produrre energia sulla Luna attraverso l'uso di reattori nucleari, una soluzione già considerata da altre agenzie e aziende. Se il progetto dovesse risultare fattibile, potrebbe fornire una fonte energetica affidabile e indipendente dall'irraggiamento solare, permettendo alle missioni lunari, incluse quelle con equipaggio, di avere un supporto energetico continuo nel lungo periodo.

Come evidenziato nel comunicato congiunto, l'infrastruttura Moon Energy Hub (MEnH) avrà l'obiettivo di garantire una fonte energetica stabile per i futuri insediamenti sulla Luna, utilizzando piccoli reattori nucleari a fissione, noti come Surface Nuclear Reactors (SNR). Angelo Olivieri, responsabile delle Missioni Scientifiche dell'ASI, ha sottolineato che l'energia solare da sola non sarebbe sufficiente per soddisfare le necessità energetiche a causa dell'alternanza tra 14 giorni di luce e 14 giorni di oscurità sulla superficie lunare.

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