Energia: 'Conto termico 3.0', dal 2025 nuove opportunità e incentivi per l'efficientamento energetico
di Stefano Rissetto
Il CT 2025 copre i costi per interventi come l'installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo
A partire da gennaio 2025, il meccanismo del Conto Termico, attualmente in vigore, sarà sostituito dal nuovo Conto Termico 3.0. Questo aggiornamento mira a rendere più facile l'accesso agli incentivi per gli interventi volti a migliorare l'efficienza energetica e a produrre energia termica da fonti rinnovabili negli edifici. A metà dicembre 2024, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato un confronto con le Regioni per definire i dettagli del decreto, che prevede una maggiore inclusività, sia in termini di beneficiari che di tipologie di interventi e spese ammissibili.
Il Conto Termico 3.0
Il nuovo schema prevede contributi a fondo perduto che coprono una percentuale che va dal 40% al 65% delle spese, con la possibilità, dal 2025, di arrivare fino al 100% in determinati casi. Il Conto Termico 3.0 sarà utile anche per recuperare classi energetiche e adeguare gli edifici alle normative previste dalla direttiva Case Green, che dal 1° gennaio 2025 vieta il riconoscimento di incentivi per l'installazione di caldaie a gas nei Paesi dell'Unione Europea.
Le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore già a gennaio 2025, ampliando i destinatari delle agevolazioni e la varietà di interventi ammissibili.
Chi può accedere al Conto Termico 3.0
Il nuovo programma è destinato a una vasta gamma di soggetti, tra cui Pubbliche Amministrazioni (comprese le case popolari e le cooperative di abitanti), enti del terzo settore, imprese, condomini e comunità energetiche rinnovabili (CER). Una delle principali novità consiste nell'innalzamento degli incentivi fino al 100% delle spese sostenute, valido a partire dal 2025.
I costi ammissibili
Il Conto Termico 2025 coprirà i costi per interventi di efficientamento energetico, tra cui l'installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo. Il contributo sarà pari al 100% delle spese per edifici pubblici di piccoli comuni (con popolazione fino a 15.000 abitanti), per edifici scolastici e per strutture ospedaliere e sanitarie, comprese quelle residenziali e di assistenza.
Gli interventi ammessi
Tra gli interventi che potranno beneficiare del contributo, vi sono:
- Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore fino a 2.000 kW.
- Installazione di impianti a biomassa fino a 2.000 kW.
- Installazione di collettori solari termici fino a 2.500 mq.
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
- Adozione di impianti ibridi (caldaie a condensazione + pompe di calore). Per le Pubbliche Amministrazioni, sono previsti anche incentivi per la schermatura solare, la coibentazione e i sistemi di illuminazione.
Come ottenere il Conto Termico
Per accedere agli incentivi, la domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. La richiesta può essere fatta tramite il portale del GSE (Gestore Servizi Energetici), che ha già avviato un processo di semplificazione delle procedure per l'ottenimento degli incentivi in vista delle nuove norme che entreranno in vigore nel 2025. Le Pubbliche Amministrazioni hanno inoltre la possibilità di prenotare l'incentivo anticipatamente.
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