Emendamento del centrodestra in Senato per eliminare i ballottaggi alle comunali sopra al 40%, Piciocchi: "Non mi convince"
di R.O.
L'emendamento al decreto legge elezioni è stato presentato nottetempo. Ma il centrodestra genovese non è d'accordo, Piciocchi: "Abbiamo già problemi di rappresentatività dovuti all'affluenza, non abbassiamo l'asticella"
L'emendamento al decreto legge Elezioni presentato nottetempo dal centrodestra in Senato fa discutere anche a Genova. La proposta è quella di eliminare il ballottaggio alle elezioni dei comuni sopra i 15mila abitanti se almeno uno dei candidati sindaco ottiene almeno il 40% dei voti, mentre oggi questa possibilità si verifica solo a partire dal 50% più uno. "Non credo che entrerebbe in vigore prima delle nostre elezioni amministrative - ha dichiarato il facente funzioni sindaco di Genova Pietro Piciocchi - ma di primo acchitto non mi convince particolarmente, un sindaco deve essere rappresentativo".
Questione di rappresentatività - Secondo Piciocchi questo emendamento va nella direzione opposta a quella della "rappresentatività e legittimazione delle forze politiche che vincono le elezioni", già presente a causa della bassissima affluenza registrata nelle ultime tornate elettorali. "Se abbassiamo ulteriormente l'asticella con un quorum del 40% non facciamo giustizia al principio della rappresentanza - conclude -. Tutti noi abbiamo la responsabilità di coinvolgere le persone e farle sentire membri della comunità".
La polemica - A Roma la discussione sull'emendamento si è accesa, con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha accusaton la destra di "farsi una legge elettorale su misura". Storicamente i ballottaggi infatti non sorridono ai candidati del centrodestra e secondo l'opposizione sarebbe questo il reale motivo per cui è stato presentato l'emendamento. I capigruppo di maggioranza (Lucio Malan di Fratelli d’Italia, Massimiliano Romeo della Lega, Maurizio Gasparri di Forza Italia e Michaela Biancofiore di Noi Moderati), che hanno firmato l'emendamento, hanno difeso l'emendamento dicendo che "non c'è una norma che entra in vigore" ma che viene "avviata una discussione", a fronte di ballottaggi che vedono "una partecipazione ridotta da parte dei cittadini".
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