Elementi d'azzardo, le ludopatie arrivano al Festival della Scienza
di Redazione
Un laboratorio per scoprire i meccanismi che portano a giocare in modo compulsivo
Al Festival della Scienza arriva anche il gioco d'azzardo patologico con il laboratorio “Elementi d’azzardo”, a Palazzo Ducale (Munizioniere, per tutto il Festival) organizzato da Alisa, attraverso il Fondo per il Gioco d’Azzardo patologico. Al laboratorio si affiancherà un progetto di prevenzione regionale rivolto agli studenti e alla popolazione over 65: a partire da novembre infatti, per un anno, il laboratorio diventerà itinerante portando le attività sia nelle scuole sia nei contesti di maggiore aggregazione quali circoli, centri commerciali, associazioni del territorio ligure.
Il laboratorio all'interno del Festival si rivolge sia alle classi di età 15-19 anni sia agli over 65, considerate quelle a maggior rischio di dipendenza. Gli obiettivi principali sono conoscere il fenomeno del gioco d’azzardo, distinguere tra gioco e azzardo; sviluppare la corretta consapevolezza dei rischi generati dalla dipendenza dal gioco; fornire alcune strategie per riconoscere comunicazioni distorte e false utilizzate nell'azzardo; utilizzare la statistica per calcolare velocemente le probabilità di vincita.
Anche quest’anno, come nel 2018, al fine di rilevare in modo completamente anonimo il fenomeno del gioco d’azzardo, sarà proposto ai partecipanti di compilare il questionario anonimo SOGS, uno tra gli strumenti maggiormente diffusi e utilizzati a livello internazionale per la rilevazione del gioco d’azzardo patologico.
Lo scorso anno il laboratorio “Come l’azzardo cambia le menti” ha registrato 2.419 presenze e un alto gradimento. Gli studenti che hanno compilato il questionario sono stati 447: i risultati ottenuti si avvicinano a quelli rilevati a livello nazionale e indicano che il 10,4% degli studenti ha un comportamento di gioco “a rischio” (13,5% dato a livello nazionale) e che per il 5,5% il gioco è “problematico” (7% dato a livello nazionale).
Il laboratorio si articola in 3 fasi: la prima racconta le origini e lo sviluppo del gioco d'azzardo, la seconda prevede una simulazione consentendo ai partecipanti di sperimentare in modo diretto gli stimoli audiovisivi tipici di una sala videolottery e, tra neuropsicologia e neuroscienza, si potranno comprendere i meccanismi alla base della ludopatia. La terza fase prevede, attraverso il gioco con le carte, con i dadi e con la roulette, di fornire le nozioni matematiche e statistiche per apprendere le reali probabilità di vincita e di perdita. Infine, in collaborazione con gli insegnanti, sarà possibile compilare un questionario anonimo sul gioco d'azzardo e partecipare alla rilevazione ad hoc, la cui restituzione sarà fatta nelle scuole selezionate.
I dati del gioco d'azzardo, in Italia e in Liguria
Dalla rilevazione IPSADR 2017-2018 (indagine sulla popolazione generale) emerge che il 42,8% della popolazione italiana, corrispondente a circa 17 milioni di persone, ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi dodici mesi, in aumento di quasi 15 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione del 2013-2014. Lo studio indica inoltre che, per il 2,4% dei giocatori, il profilo di gioco risulta essere “a rischio severo” di gioco problematico e la quota di giocatori con profilo di gioco a rischio severo, rilevata negli anni, risulta in costante aumento. I dati dello studio campionario ESPAD (studio rivolto alla popolazione studentesca 15-19 anni) indicano che il 40 per cento degli studenti italiani di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha giocato d'azzardo durante l'anno. Nella rilevazione emerge che per il 13,5% dei giocatori il comportamento di gioco e definibile “a rischio”, mentre per il 7,1% risulta “problematico”.
Il gioco più diffuso è sempre il Gratta&Vinci. Un quadro differente si delinea per gli studenti con profilo di gioco problematico, fra i quali l’azzardo più diffuso è rappresentato dalle scommesse sportive. Il 39% degli studenti è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco. Rispettivamente il 16,7% e l’11,5% ritengono che la vincita al Bingo e alle videolottery/slot machine sia questione di abilità.
In Liguria i soggetti in carico ai Sert dei DSMD erano 368 (dato al 31.12.2018). I servizi dedicati dichiarano un incremento di presa in carico e la classe di età maggiormente coinvolta è quella degli over 65 (oltre 16%)
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