Ecomondo 2024: numeri da record per la green economy italiana

di steris

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Tra i protagonisti della fiera anche il Gruppo Iren, impegnato in settori come l'energia elettrica, il gas, il teleriscaldamento e la gestione dei rifiuti

Ecomondo 2024: numeri da record per la green economy italiana

Con una crescita delle presenze e delle aziende partecipanti, la fiera Ecomondo conferma il suo ruolo centrale nella transizione ecologica.

Una crescita senza precedenti – La 27esima edizione di Ecomondo, il principale evento internazionale dedicato alla green economy e all’economia circolare, si è conclusa con risultati record. Rispetto all’edizione precedente, le presenze sono aumentate del 5%, e 1.620 brand espositori hanno occupato 166.000 metri quadrati di spazio, espandendo la fiera con due nuovi padiglioni. Un segnale di crescita per il settore e dell'interesse crescente da parte delle aziende verso le tecnologie verdi.

Le istituzioni a supporto – L’importanza di Ecomondo è stata sottolineata dalla forte presenza delle istituzioni. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha inaugurato la manifestazione, definendo l’evento come “un osservatorio privilegiato sull’economia nazionale”. Durante il suo intervento, il ministro ha ribadito come Ecomondo rappresenti l’Italia vincente della transizione ecologica, focalizzata sulla decarbonizzazione, l’efficienza e l’innovazione.

Confagricoltura e le sfide del settore agricolo – A Ecomondo non sono mancati approfondimenti su temi cruciali per il settore agricolo, con una forte presenza di Confagricoltura. L’associazione ha presentato laboratori e workshop su temi come la gestione delle risorse naturali, le energie rinnovabili e il PNRR. Annamaria Barrile, Direttore Generale di Confagricoltura, ha sottolineato la vulnerabilità del sistema agricolo italiano, indicando come la resilienza possa essere rafforzata con l’uso di tecnologie più avanzate, tra cui la digitalizzazione delle coltivazioni per sviluppare modelli predittivi.

Acquedotto Pugliese e l’importanza della rete idrica – Un altro tema centrale di Ecomondo è stato il tema dell’acqua, risorsa sempre più preziosa. Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese, ha evidenziato come la rete idrica, estesa per oltre 20.000 chilometri, necessiti di costanti investimenti in innovazione per garantire efficienza e qualità. “La rete idrica non dura per sempre, ogni 50/60 anni va rinnovata”, ha spiegato Laforgia, mettendo in luce la necessità di un continuo aggiornamento delle infrastrutture per preservare l’acqua e garantirne una gestione sostenibile.

Gruppo Iren e l’economia circolare – Tra i protagonisti della fiera anche il Gruppo Iren, impegnato in settori come l'energia elettrica, il gas, il teleriscaldamento e la gestione dei rifiuti. Luca del Fabbro, presidente del Gruppo, ha illustrato le iniziative legate all’economia circolare, un ambito in cui l’Italia è tra i leader in Europa. “Dobbiamo mantenere questa leadership e fare in modo che le aziende possano beneficiare delle alte tecnologie che abbiamo nel Paese”, ha dichiarato del Fabbro, sottolineando come l'economia circolare sia una chiave fondamentale per una transizione ecologica di successo.

Biogas e biometano: il futuro della green economy – Tra le energie rinnovabili, il biogas rappresenta una delle soluzioni più sostenibili. Franco Lusuriello, AD di BTS Biogas, ha spiegato come il biometano possa conciliare lo smaltimento dei rifiuti con la produzione di energia verde, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2. L’Italia punta a produrre circa 8 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030, corrispondenti al 10% dei consumi nazionali. “Oggi siamo a metà del percorso, ma il potenziale è enorme”, ha affermato Lusuriello.

Conclusioni – Ecomondo 2024 ha confermato il suo ruolo centrale nell’evoluzione della green economy italiana. Con la partecipazione di aziende, istituzioni e associazioni, la fiera ha offerto un importante punto di confronto sulle soluzioni per affrontare le sfide ambientali ed economiche del futuro. La transizione ecologica, infatti, non è solo un obiettivo, ma una realtà in continua evoluzione, dove innovazione e sostenibilità vanno di pari passo.