Dipendenze giovanili, il ruolo dei pediatri per sensibilizzare le famiglie
di Maurizio Michieli
I suggerimenti in studio del dottor Giovanni Semprini, consigliere dell'Ordine dei Medici di Genova
Dipendenza dalle droghe (il fentanyl negli Usa causa circa 180 morti al giorno) ma non solo, anche dai dispositivi elettronici e dalle cattive abitudini alimentari. Una piaga sociale che dopo l'emergenza eroina degli anni '80 sembra essere passata un po' in secondo piano. Ecco perché l'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Genova ha organizzato due serate di formazione rivolte ai pediatri, che hanno il compito di sensibilizzare le famiglie su questi temi così delicati.
"Bisogna cominciare proprio dalle donne in gravidanza e dai bambini - ha spiegato in studio il dottor Giovanni Semprini, pediatra e consigliere dell'Ordine - perché poi i comportamenti sbagliati hanno conseguenze che possono trascinarsi nel tempo. Tulle le droghe fanno male, non esistono droghe cosiddette "leggere", così come bisogna cominciare a prendere le distanze dall'alcol, dal fumo e dai telefoni cellulari. Meglio i libri, ne esistono anche per i bambini di sei mesi, con i bordi morbidi e pieghevoli che possono essere morsi senza danni".
Questi ad altri sono i consigli suggeriti dal dottor Semprini nella puntata di Salute e Sanità in onda su Telenord. Ecco l'intervista integrale.
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