Diga Foranea, Orlando e Ghio (PD): “Salvini ignora i rilievi dell’Anac. Nessuna risposta sul rischio di non rispettare le previsioni di spesa”
di Redazione
Orlando: "Se non c'è una risposta, quello che succede è questo: il soggetto aggiudicatario farà l'opera"
“Il Ministro Salvini ignora i rilevi di Anac: nessuna risposta nel merito su rischio risarcimenti milionari, che potrebbero ricadere sulla collettività, e su procedure poco trasparenti che potrebbero rallentare l’opera. Il cronoprogramma snocciolato dal Ministro è scritto sulla sabbia, se prima non si risolvono i nodi sollevati da Anac. Una superficialità che conferma ancora una volta l’inadeguatezza di questo centrodestra al Governo e in Regione nella gestione e messa a terra di opere infrastrutturali fondamentali”, così i deputati PD Andrea Orlando e Valentina Ghio dopo la risposta al Question time alla Camera alla loro interrogazione sulla Diga.
“La diga di Genova, fondamentale per tutto il Nord Ovest e connessa ad altre opere di sviluppo e infrastrutturali importanti non può essere messa a rischio dalla superficialità di chi invece di garantire un percorso rispettoso delle regole, ha avallato procedure piene di forzature e illegittimità - aggiunge la deputata PD Ghio -. Desta sconcerto la mancanza di trasparenza e correttezza che un progetto di questa entità avrebbe richiesto, una mancanza che, se non vengono rispettate le scadenze, potrebbe comportare la perdita di oltre 1,3 miliardi di finanziamento e pregiudicare l’opera, oltre a risarcimenti milionari a carico della collettività. Uno scenario da scongiurare in tutti i modi ma a cui il Ministro Salvini non ha saputo dare risposte concrete e valutazioni di scenario in grado di tutelare la prima opera del PNRR nel nostro Paese”.
"Se non c'è una risposta, quello che succede è questo: il soggetto aggiudicatario farà l'opera - spiega l'ex ministro dem Andrea Orlando - magari rispettando anche i tempi, ma quelli che hanno partecipato e sono stati esclusi senza sufficienti ragioni prenderanno dei soldi senza fare l'opera. Chi paga è Pantalone, sono i contribuenti. Noi rischiamo, sì, forse di rispettare i tempi, ma in questo scenario, senza argomenti, di non rispettare le previsioni di spesa. Lei non ci ha tolto una pulce che ci ha messo nell'orecchio non uno strenuo avversario di questa opera ma il Ministro Crosetto, che in un'intervista di novembre ci diceva "ce la farà il solito soggetto a realizzare l'insieme di opere che oggi gravano su quella struttura imprenditoriale?". A questa domanda noi non abbiamo avuto ancora una risposta. Naturalmente io, tanto quanto lei, mi auguro di sì. Se la domanda la fa un suo collega di governo, la risposta deve essere un po' più forte di quella che ci ha dato oggi".
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