Diffamazione, torna carcere per giornalisti. Costante (Fnsi): "Orbanizzano l'Italia". Berrino (FdI): "Se tassassimo la parola 'Orban', saremmo ricchi"

di Redazione

Il senatore sanremese presenta alcuni emendamenti che arrivano a prevedere quattro anni e mezzo di reclusione a chi attribuisce fatti falsi

Torna il carcere per i giornalisti. Un emendamento al ddl sulla diffamazione, presentato dal senatore sanremese Gianni Berrino di FDI, arriva a prevedere 4 anni e mezzo di reclusione per chi attribuisca lesivamente fatti "che sa essere anche in parte falsi". Pd e Cinquestelle sono nettamente contrari, Forza Italia sembra sfilarsi, la segretaria Fnsi Costante parla di "orbanizzazione del Paese".

 

La risposta di Berrino arriva a stretto giro di posta: "Se uno fa una diffamazione, attribuisce un fatto falso a una persona: non intacchiamo il diritto di cronaca, ma se dicono di me una cosa falsa è una fake news e serve una punizione". Deriva alla Orban? Ognuno può dire quello che vuole, ma se tassassimo la parola Orban, il fisco in Italia non avrebbe più problemi"