Decarbonizzazione, la partita dell'energia. Fabbri (Ansaldo): "Idrogeno e nucleare le carte del futuro"

di Simone Galdi

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Per l'amministratore delegato del gruppo, l'energia dell'atomo avrà "minimo impatto sull'ambiente e costo zero di adattamento" sugli impianti esistenti

A margine dell'evento "Fonti Alternative & Green Transition", organizzato da RCS Academy in collaborazione con Corriere della Sera, Telenord ha incontrato l'amministratore delegato di Ansaldo Energia, Fabrizio Fabbri, che ai nostri microfoni ha sottolineato l'importanza del mix energetico in un'ottica di completa transizione.

Il giusto mix - "Ansaldo è un player dell'energia, nel senso che noi facciamo quelle tecnologie che servono per trasformare le diverse fonti di energia in elettricità. E l'importanza del mix è fondamentale, perché fino ad oggi abbiamo avuto un atteggiamento piuttosto ideologico, spingendo su determinate fonti di energia, senza preoccuparsi però dei costi, che io chiamo occulti, che alcune fonti di energia possono avere. Per risolvere questo innanzitutto bisogna capire qual è la KPA più importante: secondo me in questo momento per un Paese come l'Italia avere energia ovviamente il più decarbonizzata possibile, ma il più accessibile possibile nel senso di prezzo basso, e poi disponibile 24 ore su 24, 365 giorni all'anno quindi. Nel breve termine dobbiamo avere un giusto mix tra rinnovabili e gas".

La carta nel mazzo - "Avremo l'idrogeno che entrerà come vettore che entrerà a far parte diciamo di questo mix come metodo per accumulare energia nei momenti di picco delle rinnovabili, fino ad arrivare a una parte importante il nostro mix: il nucleare, che sarà un nucleare che oggi è già disponibile, che sono quelle dei moduli, una tecnologia disponibile da rendere industriale anche a costi minori e soprattutto con un un impatto sull'ambiente minimo, e con un impatto sul costo per l'adattamento della rete addirittura a zero perché può andare a sostituire 1/1 tutte le centrali termoelettriche che oggi abbiamo sul territorio".

L'energia dell'atomo - "Per quanto riguarda il nucleare che come sempre quando si parla di energia è una cosa molto seria, si parla di staffetta tecnologica: vuol dire che oggi abbiamo un nucleare di terza generazione plus plastica raffreddato ad acqua ci vorranno ancora anni, probabilmente quindi o venti, per avere dei reattori cosiddetti veloci che quindi aiuteranno a chiudere il ciclo. E poi ovviamente si sta lavorando anche sulla fusione, che sarà diciamo poi la fonte che almeno in teoria dovrebbe dare una quantità di energia veramente importante, con un minimo di implicazione dal punto di vista nucleare. Io non posso fare a meno di crederci: sicuramente è una tecnologia che noi non possiamo utilizzare in Europa, per motivi anche geopolitici. Il nucleare è una fonte energetica che viene fatta dagli Stati e il combustibile per il nucleare è un qualcosa che viene gestito tra Stati. Se le cose non cambieranno, rimarremo così".

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