Da domani operative 5 squadra GSAT nel territorio genovese per l’assistenza domiciliare dei malati di coronavirus

di Antonella Ginocchio

1 min, 27 sec

Il servizio sarà potenziato entro la prossima settimana

Da domani operative 5 squadra GSAT nel territorio genovese per l’assistenza domiciliare dei malati di coronavirus

Sul territorio genovese da domani, giovedì 2 aprile, saranno operative cinque squadre Gsat, che andranno a implementare un primo nucleo di Gsat attivo dall’11 marzo. Le squadre saranno implementate progressivamente fino a 10 unità entro la prossima settimana. È quanto previsto da Asl3, secondo le indicazioni predisposte a Alisa per un progressivo potenziamento degli interventi territoriali.

I Gsat vengono costituiti per garantire l’assistenza ordinaria e la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid che non necessitano di ricovero ospedaliero. L’attività è quindi orientata a curare al domicilio i pazienti dimessi dall’ospedale, quelli sintomatici per infezione respiratoria acuta febbrile Covid-19 positivi o sospetti, gestiti a domicilio. E quando necessario, a seguito della valutazione del medico, anche pazienti su cui debbano essere eseguiti tamponi a supporto dei Gruppi Tampone dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica Asl3.

Il personale coinvolto in ciascuna squadra comprende un medico e un infermiere, su due turni dalle ore 8 alle ore 14 e dalle 14 alle 20, operativi 7 giorni su 7. Nello specifico in questa settimana a regime saranno impegnati 34 medici e 34 infermieri che faranno capo alla Direzione Socio Sanitaria di Asl3.

La base operativa dei Gsat orbita sui 6 Distretti Sociosanitari Asl3: Recco, Struppa, Via XII Ottobre, Via Canepari, Via Soliman, Via Camozzini. “I Gsat – spiega Lorenzo Sampietro, Direttore Sociosanitario Asl3 – si occuperanno delle problematiche cliniche al domicilio dei pazienti Covid positivi e, in caso di specifica necessità, potranno effettuare anche il tampone. Le squadre sono in rete con il sistema Asl3 e potranno quindi avvalersi di consulenze specialistiche, rimanendo sempre in contatto con il medico curante del paziente. Questo consente di seguire, in questo particolare frangente, la persona in tutte le sue esigenze di salute.