Covid in Liguria, 20 pazienti in meno negli ospedali. Ancora 6 decessi

di Marco Innocenti

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Continua il calo dei contagiati (-305). Stabili le terapie intensive

Covid in Liguria, 20 pazienti in meno negli ospedali. Ancora 6 decessi

Sono 1.310 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore in Liguria, a fronte di 7.497 test effettuati (1.319 tamponi molecolari e 6.178 antigenici). I nuovi casi sono così distribuiti: 186 in Asl 1, 280 in Asl 2, 498 in Asl 3, 127 in Asl 4, 215 in Asl 5 e 4 casi non residenti in Liguria. I guariti sono stati 1.609 e il totale dei positivi scende così a 18.862 (-305 rispetto a ieri). Sei i decessi registrati: si tratta di 3 uomini e 3 donne, di età compresa fra i 75 e i 94 anni. Prosegue il calo dei pazienti negli ospedali: oggi sono 421 cioé 20 in meno rispetto a ieri. Stabili invece le terapie intensive, che restano 5. 

Prosegue il calo dell’incidenza e della pressione ospedaliera - commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - I dati di oggi registrano 642 casi ogni 100mila abitanti a settimana. Nel momento di massima circolazione del virus questa estate, nella prima metà di luglio, questo indicatore ha toccato quota 968, il 10 luglio. Nel report di oggi sono scesi a 421, di cui 5 in terapia intensiva, i posti letto occupati in Liguria: era 476 di cui 10 in terapia intensiva domenica 31 luglio scorso”.

Di pari passo col calo dell’incidenza – prosegue Toti - scende anche il numero complessivo dei positivi: in totale oggi sono 18.862, erano 23.647 domenica 24 luglio, ben 4.785 in più. Nel nostro hub regionale, il Policlinico San Martino, i ricoverati sono 66 di cui 1 in terapia intensiva, anche qui in calo: il 24 luglio scorso erano 87, di cui 3 in terapia intensiva”.

Grazie ai vaccini e alle cure che sono state sviluppate dal momento della comparsa del Covid - conclude Toti - abbiamo vissuto questa ondata in modo molto diverso da quelle, drammatiche, dei mesi e degli anni scorsi ma non è possibile abbassare la guardia ed è necessario proseguire con la campagna vaccinale soprattutto per quanto riguarda la protezione delle persone più a rischio, gli over60 e i soggetti con patologie pregresse. Il mio appello è quello di effettuare la quarta dose, per non farsi trovare impreparati alla fine dell’estate”.