Consiglio Regionale Liguria, approvata all'unanimità una legge sull'antimafia. Piana: "41 i Comuni liguri che hanno almeno un bene confiscato"
di Carlotta Nicoletti
Centi: "493 mila euro di contributi richiesti per 8 progetti da parte di 6 diversi Comuni"
Alessio Piana, assessore regionale allo Sviluppo economico con delega anche alla Sicurezza, ha sottolineato, a nome della giunta, il grande lavoro bipartisan volto a dare una normativa sulle politiche di valorizzazione dei beni confiscati più adeguata alla consistenza e all’importanza del fenomeno mafioso sul territorio regionale. «Ad oggi sono 41 i Comuni liguri che hanno almeno un bene confiscato sul loro territorio. Mentre sono 394 i beni confiscati, 244 in gestione all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e 150 destinati agli enti locali, pubblici o statali. Dati rilevanti che ci hanno spinto a considerare l’ampliamento dell’art.11 della disciplina vigente in materia, la l.r. 7/2012, che avrà così, grazie a questo intervento legislativo, un finanziamento autonomo. La legge, infatti – prosegue Alessio Piana – ha visto la sua prima attuazione solo con la giunta Toti nel 2020 e successivamente nel 2022, permettendo, al momento, il recupero di 41 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Ma non era ancora dotata di capitoli propri di bilancio. Questa novità dimostra quanto sia cresciuta la sensibilità sul tema e l’attenzione regionale nel mettere in campo misure più strutturali per contrastare il fenomeno mafioso e promuovere la cultura della legalità. Regione svolgerà, così, un ruolo di stimolo e sostegno per gli enti locali, destinando annualmente risorse in favore di questa attività di recupero. In più – conclude l’assessore – verrà introdotto il Piano strategico regionale per la valorizzazione dei beni confiscati, uno strumento di programmazione che metterà a sistema queste opportunità con le altre misure regionali, e verrà data possibilità agli Enti locali di presentare domanda di contributo anche in una fase antecedente al decreto di ANBSC di destinazione del bene”.
Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Roberto Centi: «Il documento è il prodotto anche di una importante serie di audizioni che si sono svolte sui due progetti di legge originari. Vale la pena ricordare che sono stati sentiti: l’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l’associazione LIBERA, il Comune di Genova nonché docenti di chiara fama nelle tematiche in discorso» ha sottolineato Centi. «Per ciò che concerne le misure di maggior impatto sull’ordinamento regionale - ha spiegato - il Piano strategico regionale per la valorizzazione dei beni confiscati rappresenta al tempo stesso una fotografia e uno strumento di programmazione nella materia, sistematizzando tutti gli interventi regionali che la riguardano. Altra misura di sicuro rilievo - ha aggiunto - è quella per cui si positivizza in previsioni di rango legislativo la possibilità per gli Enti locali di partecipare a un bando della Giunta regionale per accedere a contributi per interventi di valorizzazione dei beni confiscati a loro destinatati». Il presidente della VI Commissione ha sottolineato, inoltre, l’importanza della stipula di protocolli d’intesa per migliorare il sistema informativo e conoscitivo del patrimonio confiscato presente sul territorio regionale e facilitare l’avvio dei progetti di recupero. Roberto Centi ha sottolineato, infine, l’importanza del fondo annuo regionale di 600 mila euro, destinato alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, e ha rilevato che entrambi i progetti di legge da cui è scaturito il testo unificato hanno ottenuto il parere favorevole del CAL. Il presidente della Commissione Antimafia ha rivolto un ringraziamento particolare agli uffici regionali per l’impegno e la professionalità dimostrati nella elaborazione del Testo unico.
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