Confcommercio Salute sigla il primo contratto nazionale del settore socio sanitario assistenziale
di Marco Innocenti
Entro il 15 settembre la ratifica da parte dei firmatari poi sarà applicato a più di 40 mila professionisti
Confcommercio Salute Sanità e Cura sigla con Terzo Settore, Fisascat Cisl e Uiltucs il primo Ccnl applicato agli oltre 40mila addetti del settore socio sanitario assistenziale e delle cure post intensive. Il contratto interessa le imprese socio sanitarie che svolgono servizi di assistenza e cura domiciliare, semiresidenziale e residenziale verso le persone anziane, le persone affette da patologie psichiatriche, le persone disabili e verso coloro che soffrono di dipendenza patologica, le aziende sanitarie, quali Case di Cura, strutture ambulatoriali di diagnostica di immagini, di laboratori analisi, di centri ed istituti fisioterapici.
"La sfida che anima da sempre il nostro lavoro - spiega Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura - è quella di promuovere un cambio di paradigma nell'approccio culturale e operativo nell'ambito dei LEA, in cui strutture e operatori possano essere parte integrante di un processo di crescita efficace ed efficiente. All'interno di questa missione è essenziale intendere il Ccnl non solo come fonte normativa attraverso cui definire le regole del rapporto di lavoro, ma anzi e soprattutto come la base per la crescita e lo sviluppo di un intero settore. Un documento, ma soprattutto un impegno concreto di lavoro a tutela di ogni attore coinvolto".
L'intesa, sottoposta fino al 15 settembre alla ratifica degli organismi delle parti sociali firmatarie, interviene sulla sfera applicativa e sul sistema di inquadramento, sulle relazioni sindacali, sui diritti sindacali, sul mercato del lavoro, sull'organizzazione del lavoro e sulle tutele delle condizioni di lavoro, nonché sul welfare contrattuale e sul trattamento economico normativo, e quindi sulle tabelle retributive, orario di lavoro, malattia, permessi per aspettative e congedi, supporto alla genitorialità, formazione, pari opportunità e sostegno alle donne vittime di violenza.
Per le parti sociali "è un Ccnl dalla forte matrice valoriale, sociale, solidale che riconosce dignità ai lavoratori di un settore altamente esposto alle logiche del dumping che l'intesa si propone di contrastare, uniformando i trattamenti economico normativi agli altri contratti nazionali di settore siglati dalle associazioni comparativamente e maggiormente rappresentativi, con la previsione di una clausola di armonizzazione delle previsioni contrattuali a fronte dei rinnovi contrattuali del comparto".
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