Ciclismo, il ligure Finn campione del mondo juniores: "Per ora non passo al World Tour, resto negli U23, non siamo tutti Evenepoel"
di Stefano Rissetto
Nel mirino il Mondiale U23 a Kigali, in Ruanda: "Sarà una sfida, anche per il viaggio, ma è uno degli obiettivi principali della stagione"
Il 2025 segna il debutto nella categoria Under-23 per il ciclista Lorenzo Finn, il giovane talento ligure classe 2006. Dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo juniores a Zurigo lo scorso settembre, grazie a un'azione solitaria spettacolare, Finn intraprende ora una nuova fase della sua carriera. Il giovane corridore correrà infatti con la neonata Red Bull-Bora-hansgrohe Rookies, il team di sviluppo della squadra WorldTour tedesca. Questo segna un ulteriore passo nel suo percorso con la Bora-hansgrohe, dopo un 2024 trascorso con il team junior GRENKE-Auto Eder.
A differenza di alcuni coetanei, come Albert Withen Philipsen e Paul Seixas, e di giovani talenti che hanno fatto il salto diretto dai juniores ai professionisti, come Remco Evenepoel, Lorenzo Finn ha scelto un approccio più graduale. Il corridore ligure ha infatti deciso di trascorrere due anni nella categoria Under-23 prima di puntare al passaggio al WorldTour nel 2027.
“Questo è un passo naturale nel mio sviluppo”, ha dichiarato Finn a Cyclingnews. “Non mi sembrava giusto passare direttamente dai juniores al WorldTour. Non tutti sono come Remco Evenepoel (che dopo aver vinto nel 2018 i Mondiali juniores sia in linea che a cronometro, passò direttamente professionista nel 2019, N.d.R.). Esistono competizioni Under-23 di alto livello, come il Giro Next Gen e il Tour de l’Avenir, che offrono esperienze importanti. Inoltre, avrò comunque l’opportunità di partecipare ad alcune gare professionistiche minori per crescere ulteriormente".
Questa decisione è stata condivisa con la sua squadra. "Io e il team eravamo d’accordo sul proseguire con questo programma. Molti juniores non sono pronti per il salto diretto, anche se per alcuni funziona. Preferisco concentrarmi su ciò che è meglio per me", ha aggiunto Finn.
Nel corso di un recente ritiro con la squadra WorldTour, il giovane Lorenzo (nella foto, con il supertifoso e cicloamatore Ettore Macera, la cui storica pasticceria di Borzonasca è un punto di sosta irrinunciabile di tutti i ciclisti in zona, compreso il campione italiano U23 a cronometro Andrea Raccagni Noviero, chiavarese, altra grande speranza del movimento italiano) ha avuto modo di sperimentare l’ambiente professionistico: “È stato incredibile sentirsi parte della squadra, anche con un calendario diverso. Interagire con i corridori del WorldTour, anche solo durante i pasti, rende tutto più concreto e dovrebbe facilitare il mio futuro passaggio”.
Sul piano tecnico, Finn si definisce uno scalatore e un uomo da classifica. “Da juniores, ero considerato un corridore per le salite e le gare a tappe, ma è difficile fare previsioni a lungo termine. Mi piacciono le corse di un giorno con percorsi impegnativi, come la Liegi-Bastogne-Liegi, oltre alle gare a tappe. Spero di svilupparmi come talento per le classifiche generali, ma è ancora presto per dirlo”.
Per il suo primo anno tra gli Under-23, Finn ha fissato come obiettivi principali il Giro Next Gen, il Tour de l’Avenir e i Mondiali in Rwanda. “Sarà una sfida, anche per il viaggio, ma è uno degli obiettivi principali della stagione”, ha concluso.
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