Catena logistica, due anni di difficoltà: ora si studiano le soluzioni ai problemi
di Edoardo Cozza
Il covid prima, la guerra poi: ecco cosa preoccupa il settore, che ha a che fare anche con l'aumento del prezzo dei noli e dei carburanti
Quali sono gli effetti delle varie forme di interruzione che affliggono la catena di approvvigionamento nazionale? Ma soprattutto, quali possono essere i rimedi? Di questo si è parlato durante 'Supply Chain: crisi e soluzioni', la tavola rotonda organizzata da Anpan – Associazione Nazionale Provveditori e Appaltatori Navali in occasione del suo 51° Congresso, a Villa Lo Zerbino di Genova.
A presiedere l'incontro il presidente uscente di Anpan Cesare Cavalleroni, accompagnato alla moderazione da Gian Enzo Duci. Ad alternarsi nelle riflessioni Giovanni Calvini, amministratore delegato Madi Ventura, Stefano Messina, vicepresidente esecutivo lgnazio Messina & C. e Presidente Assarmatori e Aldo Negri, amministratore delegato Gruppo Finsea.
Giovanni Calvini ha sottolineato le difficoltà del momento: "La situazione è insostenibile dal punto di vista dei costi, i margini delle aziende si stanno azzerando. Ma anche dal punto del servizio siamo in difficoltà: la programmazione, un tempo affidabile, si è incrinata ed è complicato gestire il tutto".
Stefano Messina ha analizzato la difficoltà di stare al passo con le richieste per aiutare l'ambiente: "Ci preoccupa la transizione ecologica: ci chiedono risultati da raggiungere in pochi anni, ma non abbiamo le tecnologie per arrivare presto alle zero emissioni".
Anche Aldo Negri evidenzia il problema dei costi dell'alimentazione: "Ci troviamo in un momento complicato, perché il caro-carburanti lo viviamo tutti: questo si ripercuote sul consumatore finale".
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