Caso Toti, Procura chiede giudizio immediato, ipotesi patteggiamento allo studio delle difese

di Redazione

La decisione spetta al gip Paola Faggioni, chiamata a decidere anche sull'istanza di revoca delle misure cautelari, e i tempi saranno celeri

 La procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per l'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, per l'imprenditore portuale Aldo Spinelli e per l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. La richiesta è stata inoltrata al giudice per le indagini preliminari che dovrà adesso verificare che sussistano le condizioni e poi fissare la data del processo. Il dibattimento potrebbe iniziare tra ottobre e novembre. I tre indagati hanno poi 15 giorni, dopo il decreto che dispone il giudizio, per scegliere eventuali riti alternativi come il processo immediato o il patteggiamento.

La decisione spetta al gip Paola Faggioni, chiamata a decidere anche sull'istanza di revoca delle misure cautelari a carico dei principali indagati, e i tempi saranno celeri.  In teoria, stando ai precedenti, si potrebbe andare in aula già a metà ottobre, con possibili conseguenze sulle scelte degli altri indagati che potrebbero optare per il patteggiamento. Il processo si terrebbe in contemporanea con la campagna elettorale.

È stato il procuratore capo Nicola Piacente a convocare i legali di Toti, Spinelli e Signorini per comunicare la decisione di chiedere il giudizio immediato. "È stata una cortesia - hanno detto gli avvocati Stefano Savi, Andrea Vernazza e Sandro Vaccaro - che il procuratore ci ha voluto fare". I tre indagati hanno 15 giorni di tempo per chiedere un eventuale rito abbreviato o il patteggiamento. Il giudice ha cinque giorni per fissare il processo ma non è un termine perentorio. "Noi non chiederemo alcun rito alternativo", hanno spiegato i legali. "Avremo tutto il materiale da studiare, comprese una serie di intercettazioni che finora non abbiamo mai sentito - ha concluso Savi -. Vogliamo ascoltare anche i toni usati perché a volte potrebbero essere delle battute".

Il giudizio immediato potrebbe sdoppiare la procedura. La prima via riguarderebbe Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini, dal momento che l'immediato può essere disposto per coloro che, al momento in cui viene chiesto, si trovano ai domiciliari o in carcere e sono già stati interrogati. Il  procedimento verterebbe sui casi di presunta corruzione sulle aree portuali di Terminal Rinfuse, Calata Concenter ed ex Carbonile. Poi la spiaggia di Punta dell'Olmo. Nonché l' affaire Esselunga.

La seconda strada processuale vedrebbe tra gli imputati principali, per l'ipotesi di corruzione, l'ex manager di Esselunga Francesco Moncada e l'ex capo di Gabinetto della giunta regionale Matteo Cozzani, l'imprenditore Roberto Spinelli, l'ex presidente di Ente Bacini Mauro Vianello e, per il reato di finanziamento illecito, l'editore di Primocanale Maurizio Rossi. La Procura potrebbe proporre ipotesi di patteggiamento, alcuni imputati e i loro legali ci stanno pensando, nella prospettiva di ridurre i ranghi di chi affronterebbe un processo ordinario.