Caso Toti, legale Arturo Testa: "Due errori di trascrizione nei verbali, chiederemo riascolto e correzione"

di Redazione

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Cozzani incontrato "al bar" e non "in barca", cambio di casa popolare chiesto per "troppa umidità" e non per "troppi militari"

Caso Toti, legale Arturo Testa: "Due errori di trascrizione nei verbali, chiederemo riascolto e correzione"

Arturo Angelo Testa, indagato per voto di scambio nell'inchiesta genovese che ha portato ai domiciliari Giovanni Toti e Aldo Spinelli e in carcere Paolo Emilio Signorini, solleva il caso di altri due errori di trascrizione nei verbali, dopo quello che Roberto Spinelli ha fatto correggere previo riascolto delle registrazioni.

Nel caso dell'imprenditore della logistica la locuzione "finanziamenti leciti" era stata trascritta come "finanziamenti illeciti". Per quanto riguarda Arturo Angelo Testa, intervistato in esclusiva per Quarta Repubblica di Retequattro (nella foto, un fermo immagine dell'intervista) le imprecisioni sono state sottolineate nel corso della stessa trasmissione dall'avvocato Stefano Vivi. "Nel caso di un incontro con Matteo Cozzani, nel verbale si legge 'incontrato in barca' quando la frase pronunciata era 'incontrato al bar'. Evidente la rilevanza dell'errore, visto come e quanto si parli di 'barca' nell'inchiesta. Nel caso poi - dice il legale - di un cambio di casa popolare che sarebbe stato richiesto da un esponente della comunità riesina di Certosa in cambio del voto alle regionali del 2020, un trasferimento motivato dalla presenza di 'troppa umidità' nell'alloggio allora occupato era stato trascritto come 'troppi militari'. Anche in questo caso l'errore è pesante per evidenti motivi. Chiederemo perciò il riascolto della registrazione e la conseguente correzione dei verbali".

Nel corso dell'intervista, Arturo Angelo Testa ha ribadito di non avere mai avuto problemi giudiziari ("L'interrogatorio a Genova è stato per me la prima volta in un tribunale"), di essere del tutto all'oscuro di eventuali frequentazioni opache di Venanzio Maurici e di non aver mai parlato a tu per tu con Giovanni Toti, se non per brevi saluti in occasioni pubbliche.