Caso Toti, i Pm: "Fuori dai bilanci di Esselunga i soldi per gli spot elettorali sul maxischermo di Terrazza Colombo"

di Redazione

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Secondo l'accusa si tratterebbe di un "regalo" che il manager Moncada avrebbe fatto al governatore attraverso l'editore di Primocanale Maurizio Rossi

Caso Toti, i Pm: "Fuori dai bilanci di Esselunga i soldi per gli spot elettorali sul maxischermo di Terrazza Colombo"

Si avvicina l'udienza del Riesame, in calendario l'8 luglio, e si profilano nuovi problemi per il presidente Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio.

I 150 mila euro pagati da Esselunga per la pubblicità a Terrazza Colombo, una parte dei quali sono confluiti nelle inserzioni elettorale della "Lista Toti per Bucci" alle Comunali genovesi del 2022, secondo i pm potrebbero essere stati messi a bilancio soltanto quale operazione commerciale e non come pubblicità elettorale. Una parte dei soldi infatti, nella ricostruzione dei pm non sarebbe stata dichiarata, quasi un "regalo" che l'ex dirigente del gruppo Francesco Moncada, un tempo membro del cda e genero del fondatore Bernardo Caprotti, avrebbe fatto a Toti attraverso l'editore di Primocanale Maurizio Rossi. A Moncada premeva che Toti si muovesse per sbloccare gli iter dei supermercati di Sestri Ponente e di Savona.

Dai primi accertamenti sui conti di Esselunga, scrive il Secolo XIX, non c'è traccia a bilancio di questa donazione. Un altro sospetto riguarda l'ipotesi che Moncada non abbia inserito nei consuntivi del gruppo il pagamento a Terrazza Colombo e alla "Lista Toti" per aggirare le regole interne del gruppo.

Gli inquirenti hanno acquisito i dati informatici della PTV Programmazioni, società editrice di Primocanale e del maxischermo della Terrazza Colombo, per ricostruire la sequenza degli spot trasmessi. I finanzieri in queste settimane li hanno analizzati per capire quanti passaggi pubblicitari siano stati concessi, in quale orario e in che giorno. Sotto la lente anche gli incontri di Cozzani con tecnici e responsabili di Asl 3 e Arpal, per velocizzare pratiche su Sestri Ponente e Savona. Secondo gli investigatori Moncada chiese anche l'intervento dell'allora ministro Renato Brunetta, che attraverso Esselunga commercia il suo vino Capizucchi. Così Toti aveva convocato Moncada nel suo ufficio di piazza De Ferrari.

All'incontro, come documentano le registrazioni, partecipano pure Cozzani e l'editore di Primocanale Maurizio Rossi (indagato per finanziamento illecito e difeso da Nicola Scodnik). "Sto pensando – dice Moncada – nel mio cumulo di passaggi di togliere qualcosa a noi e di mettere Bucci. Però questa cosa bisogna farla bene...". Poi rettifica: "Dobbiamo dare una mano a Bucci nella campagna elettorale anche se non è che ne abbia bisogno, ma al tempo stesso dobbiamo dormire tra due cuscini". Secondo i pm, Maurizio Rossi dà concretezza al piano di Esselunga: dieci passaggi al giorno pagati dalla catena dei supermercati, dove anziché i prodotti in vendita appariranno i loghi politici del partito del governatore, la cui lista appoggia Bucci. Dicendo innanzitutto a Moncada: "Guarda, premesso che voi siete diventati il nostro primo cliente del gruppo… dopo la Regione Liguria, quindi vi ringrazio per la fiducia che ci avete dato".

"Il contratto – dice Rossi - io posso fare un contratto da 5.000 €, perché non rimane..., mentre nella televisione é registrato io ho il fiscale che nella registrazione io devo tenere sei mesi che possono prenderli e possono controllarli quanti passaggi ci sono... Sullo schermo, invece posso dire che gli dò 10 passaggi e poi per dire gliene dò 50".

E poi rassicura Moncada: "Tu non solo devi dormire tranquillo perché sono io che ho uno che fa la programmazione che la sbaglia regolarmente... mi sono incazzato come un toro...quindi tutte volte lui sbaglia e purtroppo io... non posso mandarlo via perchè sono aziende sotto i 15 dipendenti...eee... a un coglione...capita...e l’ho messo proprio al maxi schermo perchè è dove fa meno danni".

Nella ricostruzione dei pm, "L’intenzione di Rossi è dunque quella di utilizzare la finta inefficienza del programmatore come possibile giustificazione, qualora gli venisse contestata una divergenza". Rossi quindi fa una nuova proposta di sponsorizzazioni di Esselunga sulla sua televisione. Moncada gli spiega che hanno già un contratto da 180mila euro annui, ma sollecita Rossi a mandargli via mail una ulteriore proposta da 50mila euro.

Quando restano soli Toti e Cozzani, il capo di gabinetto osserva: "Cioè ti rendi conto? Quindi lui deve starsene anche un po’ buono...questo è un contratto pluriennale che gli fa perché prima gli faceva 170 soltanto gli schermi e...ora gli fa prendere altri 50 all’anno coi passaggi...". Toti: «è una follia...». I due si mettono a ridere e Cozzani: « cioè Rossi a noi ci deve...non baciare il c*o, di più». E il governatore "..vabbe'...che vada a fanc*o..".

Nel corso del suo interrogatorio fiume del giugno scorso, Toti ha fornito risposte non lampanti, ammettendo genericamente di aver chiesto aiuto a Moncada "per la campagna elettorale del Sindaco Marco Bucci". Toti ha precisato anche di aver voluto "favorire l'ingresso di nuovi soggetti nel mondo della distribuzione e quindi di Esselunga in Liguria... era per noi un obiettivo politico preminente. La questione della pratica di Sestri Ponente inizia quando era ancora Sindaco Doria. La seguivo con attenzione perché la ritenevo simbolica ed importante".

 "Tutti i contratti e il fatturato tra la nostra società e Esselunga, tramite Media Italia centro media, sono relativi a spazi pubblicitari utilizzati unicamente da Esselunga e mai sono stati messi a disposizione di qualsiasi altro soggetto". Così la società Terrazza Colombo Srl, che gestisce il maxischermo dell'emittente televisiva locale Primocanale sulla sommità del grattacielo Piacentini a Genova, che secondo l'accusa nell'inchiesta per corruzione in Liguria avrebbe trasmesso pubblicità elettorale finanziata da Esselunga. Esselunga invece precisa: "In merito a quanto emerso oggi sugli organi di stampa, Esselunga precisa che l'acquisizione di tutti gli spazi pubblicitari a livello nazionale e locale, compresi quelli negoziati con Primocanale, è gestita dalla società specializzata Media Italia SpA, che ha un mandato annuale con Esselunga e non è parte del Gruppo. Le fatture vengono quindi emesse da Media Italia a Esselunga e iscritte regolarmente a bilancio. L'Azienda precisa che il Codice etico e di comportamento e la compliance di Gruppo non consentono in alcun modo di finanziare partiti politici o campagne elettorali". La redazione giornalistica dell'emittente infine tiene a precisare che "Va fatta una netta distinzione tra Primocanale e Terrazza Colombo Srl".