Caso Toti, Cavo e Bozzano: "Pd ostaggio della sua fobia per il presidente"

di Redazione

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"Natale e il Pd continuano a perdere il sonno nella vana illusione di vincere qualcosa sfruttando le armi improprie dell'inchiesta"

Caso Toti, Cavo e Bozzano: "Pd ostaggio della sua fobia per il presidente"

"Davide Natale si lamenta che le mancate dimissioni di Toti terrebbero in ostaggio la Liguria. Abbiamo l'impressione che piuttosto tengano in ostaggio Natale e il Pd, che continuano a perdere il sonno nella vana illusione di vincere qualcosa sfruttando le armi improprie dell'inchiesta. Oggi anche Luca Garibaldi conferma questa ossessione che non dà loro tregua" rispondono così Ilaria Cavo (nella foto) e Alessandro Bozzano all'ultima dichiarazione del consigliere del PD Davide Natale.

"Comprendiamo anche il fatto che i compagni scelgano di occuparsi dei fatti della maggioranza di centrodestra, visto che il loro campo - largo quanto la distanza che c'è tra ognuna delle idee espresse da ogni componente - non riesce neppure a decidere se continuare a seguire Sansa e la sua voglia di piazzate con i leader nazionali, o cercare un'alternativa migliore a un autocandidato come Orlando che non piace neppure ai suoi. Spiace però che, cercando di imparare qualcosa, studino male e nonostante le tante ripetizioni - proseguono la Cavo e Bozzano - non capiscano ad esempio che all'incontro con Toti, il presidente reggente Alessandro Piana rappresentava tutta la giunta, compresa la componente di Fratelli d'Italia, e che il vertice politico con gli alleati è previsto per venerdì e a quello non parteciperanno esponenti della Lista Toti. L'idea che anche questo assestamento di bilancio possa essere approvato senza mettere le mani in tasca ai liguri fa evidentemente impazzire Natale, Garibaldi e compagni".

"Il segretario dem va talmente in confusione da non accorgersi di essere il primo a sostenere che le elezioni immediate farebbero il male della Liguria. Sostiene infatti che se dovesse aspettare i tempi del Tribunale del Riesame o della Cassazione, la Liguria rischierebbe di impantanarsi. Forse non si è accorto che, nella peggiore delle ipotesi, la suprema corte, esprimerebbe l'ultimo giudizio sulla revoca dei domiciliari di Toti tra settembre e ottobre. Le elezioni che lui sogna arriverebbero dopo, sarebbero precedute da una campagna elettorale anziché da una costante azione amministrativa che invece prosegue, e vedrebbero poi una fase di stallo legata alla formazione della giunta. Ringraziamo Natale di aver spiegato quale sia davvero l'ultima cosa di cui hanno bisogno i liguri" concludono la coordinatrice regionale della Lista Toti Ilaria Cavo e il capogruppo in regione Alessandro Bozzano.