Capodanno folle a Milano, aggredita anche una ragazza genovese
di Redazione
La giovane che si trovava a Milano con il fidanzato ha raccontato agli investigatori di essere stata derubata e palpeggiata per almeno un minuto
Sale ancora il conto delle vittime delle della notte di Capodanno a Milano, quando in Piazza Duomo almeno 10 ragazze sono state aggredite, molestate e derubate da decine di giovani appartenenti a "branchi".
Una denuncia è stata fatta anche da una ragazza di Genova che si trovava a Milano con il fidanzato per festeggiare il nuovo anno e che ha raccontato agli investigatori di essere stata derubata e palpeggiata per almeno un minuto proprio mentre si trovava in Duomo.
Deve rimanere in carcere Mahmoud Ibrahim, il 18enne fermato due giorni fa, assieme ad un 21enne torinese, nell'inchiesta milanese sulle aggressioni sessuali in piazza del Duomo nella notte di Capodanno. Indentificati altri venti ragazzi molti di loro stranieri.
IL RACCONTO DELLA TESTIMONE
Questo il racconto di Chiara una testimone chiave. "Non la conoscevo - ha detto all'ADNKRONOS - mi sono subito fiondata nella mischia, ho aperto le braccia verso di lei e ho spinto i ragazzi via. Era per terra nuda, senza reggiseno, senza maglia, con i pantaloni rovesciati alle caviglie. Dopo 15 secondi sono intervenuti i poliziotti che sono riusciti a portarla poco più in là. Poi è arrivata una poliziotta, è stata con me, con questa ragazza e con una sua amica, che per fortuna era riuscita a sfuggire all'aggressione. Era molto impaurita, l'hanno portata in ospedale per fare i controlli. Sono andata con loro e ho fatto il verbale".
IL RACCONTO DELLE VITTIME
"Siamo state travolte da quest'orda. Venivamo spinte da dietro, e sbattevamo contro quelli davanti che ci respingevano. Siamo così cascate, e mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi e sentendomi soffocare, ho iniziato a pensare di morire. Ero atterrita dalla paura, mentre la mia amica strillava. Io non riuscivo, ero stravolta dalla situazione e mi mancava il fiato". Lo ha messo a verbale, come si legge nell'ordinanza a carico del 18enne fermato per le violenze sessuali di Capodanno a Milano, una delle quattro ragazze aggredite nei pressi della Galleria Vittorio Emanuele II.
"Ricordo almeno 30 persone, che mi toccavano e mi spingevano (...) Dando vari spintoni, ho chiuso gli occhi, come per difendermi e, nonostante le spinte e un inciampo, sono riuscita a non cadere e a liberarmidell'orda, probabilmente con la forza della disperazione", ha messo a verbale, in lacrime davanti agli inquirenti, un'altra delle ragazze vittime delle aggressioni sessuali di Capodanno a Milano.
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