Cairo Montenotte, Italiana Coke approva un bilancio da 200 milioni di fatturato

di Federico Amodeo

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L'amministratore delegato Paolo Cervetti: "Inizia fase di rilancio e trasformazione" 

Cairo Montenotte, Italiana Coke approva un bilancio da 200 milioni di fatturato

Un fatturato di oltre 200 milioni e un Ebitda di 26 milioni caratterizzano il bilancio di Italiana Coke, approvato dall'assemblea dei soci. L'esercizio dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 è stato l'anno di svolta della società, dopo il periodo di difficoltà del quinquennio precedente.

La forte domanda di prodotto e di energia elettrica, il relativo incremento dei prezzi, nonché la crisi russo - ucraina hanno caratterizzato il periodo, ma Italiana Coke ha gestito le perturbazioni e sfruttato le opportunità. L'azienda ha riguadagnato quote di mercato in Europa e consegnato 374 mila tonnellate di coke a clienti in oltre 25 paesi nel mondo. Inoltre, ha prodotto e immesso con regolarità sul mercato elettrico italiano circa 112 milioni di kwh, contribuendo a mitigare la dipendenza energetica dell'Italia dal gas russo e assicurando stabilità al comparto energetico di Liguria e Basso Piemonte.

"In un clima difficilissimo e incerto - dice l'Ad Paolo Cervetti - Italiana Coke ha retto bene, e migliorato sensibilmente tutti gli indicatori. Ora è il tempo del rilancio e della trasformazione. La società ha inoltre chiuso il concordato, incassato il residuo finanziamento Mise (3 milioni) e definito con gli istituti finanziari la rimodulazione delle rate di rimborso del debito concordatario (fino al 2027). Ciò ha già permesso il rimborso in corso di esercizio di oltre 19 milioni di debito, in gran parte destinati ad aziende del territorio. Poi abbiamo investito oltre 1 milione per i collaboratori, realizzando programmi di incentivazione e premi, e oltre 10 milioni sugli impianti. È nostra intenzione proseguire la continua mitigazione dell'impatto ambientale dell'attività".

"Adesso - conclude Cervetti - abbiamo intenzione di coinvolgere il territorio sul tema dell'energia elettrica. Vorremmo che l'energia prodotta a Cairo con la nostra centrale restasse in loco, come motore di rilancio dell'area di crisi complessa, come aiuto alle imprese del territorio, agli enti locali, ai cittadini".