Bucci presidente, Renzi: "Era un rigore a porta vuota ma centrosinistra ha fatto autogol"
di Stefano Rissetto
L'ex premier, oggi leader di Italia Viva, ha incassato l'esclusione dei suoi dalle liste a sostegno di Orlando e ora si prende la rivincita
A conti fatti, Matteo Renzi usa il pallottoliere per sottolineare come l'esclusione di Italia Viva e dei suoi aspiranti candidati, che peraltro sarebbero stati "mimetizzati" in una delle due liste civiche e quindi senza il simbolo di IV, abbia deciso a sfavore del centrosinistra le elezioni regionali in Liguria. "La cosa è semplice: la Liguria è stato l'esempio di come il centrosinistra si taglia le gambe da solo, avevamo un rigore a porta vuota e hanno fatto autogol e l'hanno fatto perché Conte dei cinque stelle hanno detto tutti ma Renzi no e in una Regione che si gioca sul filo dei voti, se butti fuori qualcuno perdi".
L'ex presidente del Consiglio, finissimo tattico della politica politicante, da quando ha lasciato Palazzo Chigi dopo la batosta nel referendum costituzionale si è reinventato tessitore. Già artefice della prima elezione di Mattarella al Quirinale a scapito di Giuliano Amato, che era il candidato condiviso con Silvio Berlusconi, Renzi nell'ordine ha prima tenuto a battesimo il governo giallorosso che, rispetto al precedente esecutivo Lega-M5S, aveva politiche opposte su quasi tutto ma lo stesso presidente del Consiglio; quindi in tempi di Covid ha fatto cadere anche questo esecutivo, per agevolare la chiamata di Mario Draghi a Palazzo Chigi.
Ora Renzi sta lavorando per far cadere la Meloni, promuovendo appunto il cosiddetto "campo largo", novità che poi tanto nuova non è visto che riecheggia il "tutti insieme appassionatamente" dell'Ulivo 1996 e dell'Unione 2006, sempre con Prodi a far da polena in una coalizione che andava dal paleodemocristiano Mastella al trotzkista Turigliatto, divenuta maggioranza anche grazie ai senatori eletti all'estero: un'acrobazia aritmetica più che parlamentare, durata poco più del tempo - si direbbe - di mandare al Quirinale Napolitano, primo ex Pci e inauguratore del monocolore Pd tuttora perdurante, da 18 anni e fino al 2029 almeno, alla massima carica dello Stato.
Così, in un intervento televisivo, Renzi adesso aggiunge sale alle ferite del centrosinistra sconfitto in Liguria dove pure, subito dopo il blitz giudiziario del 7 maggio e prima della scelta di Bucci di candidarsi su invito della Meloni, secondo tutti i sondaggi vantava oltre dieci punti di vantaggio. "La destra quando arriva alle elezioni si mette insieme per vincere, la sinistra sembra che vuole giocare per perdere. I Cinque Stelle senza Renzi hanno perso comunque, sono al 4%. La questione vera è: basta chiacchiericcio, basta litigare e si parli di cose concrete".
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