Bucci lancia Piciocchi: "E' in gamba, non ha bisogno di consigli ma lo aiuterò a vincere"

di Matteo Cantile

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Intervista natalizia al presidente della Regione: "Le priorità sono sanità, infrastrutture e lavoro"

“Pietro Piciocchi è bravissimo, sa già quello che deve fare. Lo aiuteremo tutti nella campagna elettorale per avere altri cinque anni di crescita”. Con queste parole Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, esprime la sua fiducia nell’attuale vice-sindaco di Genova, destinato, secondo Bucci, a diventare il prossimo primo cittadino. Nell’intervista natalizia al direttore di Telenord Matteo Cantile, Bucci ha parlato del suo impegno istituzionale e delle sfide che attendono la regione, spaziando da sanità e infrastrutture fino al futuro politico di Genova e della Liguria.

Genovesità – Nell’ufficio presidenziale della Regione, dove già spiccano simboli della città di Genova come la bandiera di San Giorgio, Marco Bucci si dice perfettamente a suo agio. “L’ufficio è enorme e funzionale. Facciamo qui tutte le riunioni importanti, lo utilizziamo al meglio”. Non manca l’omaggio alla genovesità, rappresentata da cravatte e spille, che sottolinea il legame con le sue radici: “La città di Genova è centrale per la Liguria, ma ci occupiamo di tutta la regione. Nei miei viaggi ho scoperto luoghi splendidi che non conoscevo, specialmente nell’imperiese”.

Sanità – Durante la mattina in cui è stata registrata questa intervista, Bucci ha visitato alcuni pronto soccorso, sorprendendo operatori e pazienti. “Non ho trovato una situazione disastrosa, ma molte persone in barella nel cosiddetto ‘boarding’. Bisogna migliorare il triage e trasferire i pazienti meno gravi in strutture di prossimità come quella di Voltri, che è già molto efficiente”. Il presidente insiste sulla necessità di una riorganizzazione profonda del sistema sanitario per ridurre il sovraffollamento e migliorare i servizi: “Abbiamo infrastrutture a Pontedecimo e al Gallino che possono essere potenziate per risolvere queste criticità”.

Infrastrutture –  Per Bucci, le infrastrutture sono essenziali per la crescita della Liguria. “Oltre al ponte San Giorgio abbiamo completato opere fondamentali come la Guido Rossa, il Waterfont di Levante e moltissime altre ma non è questo il tema. Le infrastrutture attraggono cittadini, turisti, imprese e investitori. Senza di esse, il territorio declina”. Tra i progetti strategici c’è la nuova diga foranea: “Non tutto dipende direttamente da me, ma come commissario straordinario devo garantire che si rispettino tempi e obiettivi. La diga è cruciale e, nonostante qualche problema tecnico, sarà completata entro il 2027”.

Politica e futuro – Bucci respinge l’idea di una Liguria in declino: “I dati del 2023 mostrano un aumento della popolazione. La regione offre molte opportunità, con 5000 posti di lavoro scoperti ogni anno. Dobbiamo puntare su una Liguria aperta al mondo”. Quanto alle vertenze industriali, come quella dell’ex Ilva, Bucci assicura: “Lavoriamo per riconvertire le aree e attrarre investitori. La crisi di un’azienda non corrisponde alla crisi del territorio”. E sulla possibile riassegnazione delle aree Ex Ilva Bucci è convinto che qualcosa si sbloccherà "entro metà 2025"

Piciocchi e il futuro di Genova - Alla domanda sul possibile successore come sindaco, Bucci non ha dubbi: “Pietro Piciocchi è una persona in gamba e farà una bella campagna elettorale. Noi lo aiuteremo per avere altri cinque anni di crescita. La diversità è un valore: Piciocchi non deve essere uguale a me, ma essere allineato sugli stessi obiettivi”.

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