Biodigestore Saliceti, l'Europarlamento non ferma l'iter contro l'opera

di Redazione

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La commissione per le petizioni prosegue nell'iniziativa presentata dalla sindaca di Santo Stefano Magra

Biodigestore Saliceti, l'Europarlamento non ferma l'iter contro l'opera

La commissione per le petizioni dell'Eurocamera ha deciso di portare avanti l'iter della iniziativa che si oppone alla realizzazione di un impianto biodigestore di Saliceti a Santo Stefano di Magra. Lo ha comunicato l'eurodeputato tedesco del Ppe, Peter Jahr, presiedendo la riunione della commissione, in risposta alla richiesta presentata dalla sindaca di Santo Stefano di Magra e firmataria della petizione, Paola Sisti. La commissione ha stabilito di mantenere l'iter aperto "mettendo a verbale la necessità di riprendere la questione nella prossima legislatura", ha detto l'eurodeputato tedesco.


"Sono pienamente soddisfatta delle valutazioni che avete fatto", ha detto la prima cittadina dopo l'annuncio degli eurodeputati, precisando però che "l'Europa. non può non controllare su fondi importanti come quelli del Pnrr se non si possono verificare profili di illegittimità". L'Italia vuole costruire l'impianto con le risorse del fondo nazionale di ripresa e resilienza. I lavori per la realizzazione del biodigestore sono recentemente entrati nella fase operativa e dovrebbero essere completati entro il marzo del 2026. La messa a regime e collaudo sono previsti per giugno dello stesso anno. L'impianto è destinato alla lavorazione dei rifiuti organici e di quelli verdi e quando sarà a pieno ritmo tratterà 60.000 tonnellate all'anno di materiale. Il biodigestore - secondo i fautori del progetto - consentirà di produrre oltre 6 milioni di metri cubi/anno di biometano sostenibile, che sarà immesso nella normale rete di distribuzione gas e destinato all'autotrazione, e oltre 30.000 tonnellate/anno di compost di qualità che verrà utilizzato in agricoltura e nella vivaistica come biofertilizzante.