Beneficenza a Genova, alle piscine Lago Figoi tornano le "Piccole Donne" in sostegno dei figli delle vittime di violenza
di Redazione
Il 12 marzo andrà in scena la seconda edizione del trofeo di nuoto

Torna il 12 marzo alla piscina di Lago Figoi il secondo trofeo benefico di nuoto sincronizzato “Piccole Donne”, patrocinato dal Comune di Genova, a sostegno dei figli delle vittime di abusi del Centro Antiviolenza “Mascherona” di Genova, centro che da anni si impegna costantemente per combattere la violenza sulle donne.
L’idea, nata dall’impossibilità di stare insieme a causa dell’emergenza sanitaria, ha riscontrato grande successo nella prima edizione dello scorso anno con più di 100 atlete iscritte e un ricavato che ha già portato alla realizzazione di cinque borse di sport destinate ai bimbi delle vittime di abusi.
Unico grande scopo dell'evento quindi è la donazione. Attraverso le iscrizioni alla competizione, la società sportiva MySport 2 SSD, che gestisce l’impianto sportivo Lago Figoi, si impegnerà a devolvere l'intera somma raccolta.
"Quest'anno ci siamo organizzate per triplicare i numeri" racconta Yaela Carboni, allenatrice delle giovani sincronette della Nuotatori Rivarolesi e di MySport, società organizzatrice dell’evento.
"Ci aspettiamo un'ampia adesione da parte delle società liguri di nuoto sincronizzato, e chissà magari anche qualche d’una fuori regione. Abbiamo creato un regolamento proprio come una vera e propria gara. Siamo fiduciose – aggiunge Carboni - di poter consegnare quest'anno ancora più borse di sport dello scorso anno. Mascherona si è dimostrata subito entusiasta nel riproporre il nostro progetto con la seconda edizione. Inoltre, sarà previsto un riconoscimento per il miglior esercizio in tema “Piccole Donne” per ogni categoria, che verrà deciso e consegnato dalla responsabile dell’associazione. L’invito è esteso a tutti, non solo alle atlete. Per partecipare come spettatori dell'evento e soprattutto come donatori di un sorriso per chi è meno fortunato".
"Anche quest’anno rinnoviamo la collaborazione con l’associazione MySport 2 e la Nuotatori Rivarolesi – sottolinea Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona - Crediamo vivamente che lo sport abbia la forza di veicolare messaggi di sensibilizzazione e collaborazione, soprattutto a giovani donne che ogni giorno fin da piccole lottano contro gli stereotipi di genere. Occasioni come queste creano momenti di condivisione e valorizzazione della sorellanza. Lo scopo di questa iniziativa è quella di sostenere altre giovani donne che, a causa della violenza sulle loro madri, sono ospiti nelle nostre case rifugio e non hanno la possibilità di fare sport e di poter continuare a realizzare i propri sogni sportivi".
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