Autonomia regionale, presidente Toti: "Può consentire di fare salto nel futuro"

di Redazione

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"La classe dirigente politica deve riprendere in mano le responsabilità amministrative e poi farsi giudicare dagli elettori"

Autonomia regionale, presidente Toti: "Può consentire di fare salto nel futuro"

L'autonomia differenziata "è una grande occasione per fare una riforma epocale della nostra amministrazione, ridarle responsabilità, cancellare gli errori del passato e fare un salto nel futuro". Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Liguria Giovanni Toti: "Dal primo confronto è emerso che nessuno ci rimetterà. Non si tratta di togliere soldi a qualcuno per darli ad altri. Ma far sì che, a pari risorse, ci siano gestioni efficienti non regolate astrattamente da Roma ma dal territorio - spiega -. Se non cambiamo l'organizzazione dello Stato chi corre sarà sempre più avanti. Proprio chi è indietro dovrebbe chiedere più autonomia e leggi a supporto per semplificare vincoli nazionali: ad esempio su sovrintendenze, paesaggistica e permessi ambientali".

Il criterio storico per i fondi alle Regioni è ingiusto "ma è un punto di partenza. Lep e Lea e capacità di progettare a regime devono essere il benchmark. Sta a te che oggi hai uno far sì domani di avere due". Ci sono regioni "dove la sanità è un'eccellenza - aggiunge -. Altre no e la Calabria, gestita a livello statale da anni perché commissariata, è tra queste. Allora per quale motivo dovremmo ridare le competenze allo Stato che non è stato capace neanche di scegliere in tempi ragionevoli un commissario per la Calabria? Servono maggiori responsabilità". Occorre "evitare di continuare con un sistema di responsabilità talmente intrecciato che è sempre colpa di chi non c'è o di chi c'era prima - conclude Toti -. La classe dirigente politica deve riprendere in mano le responsabilità amministrative e poi farsi giudicare dagli elettori"