A Genova nel 2021 il sospetto attentatore di Bruxelles
di Stefano Rissetto
Sarebbe l'autore dei due omicidi commessi ieri sera nella capitale belga, morto in mattinata in uno scontro a fuoco con la polizia
Il sospetto attentatore di Bruxelles, Abdesalem Lassoued è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in Piazza Della Vittoria nel 2021, durante un soggiorno probabilmente effettuato mentre si dirigeva in Francia. Lassoued è stato in passato in Italia anche a Bologna, per un periodo nel 2016. Nel capoluogo emiliano fu rintracciato e identificato dalla polizia.
Rintracciato dalla polizia belga in mattinata in un bar di Schaerbeek, Lassoued è morto in seguito alle ferite riportate in uno scontro a fuoco. Non avrebbe risposto ai colpi sparati dagli agenti e avrebbe tentato la fuga. Uno dei proiettili lo ha però colpito al torace, ferendolo. Mentre veniva trasportato in ambulanza, l'uomo ha avuto un arresto cardiaco ed è morto.
Abdesalem Lassoued si era visto respingere la domanda di asilo ma poi "era sparito dai radar" delle autorità belghe. E' quanto ha spiegato la segretaria di Stato del Belgio per l'Asilo e la Migrazione. Nicole de Moor.
Il presunto attentatore, ha riferito de Moor, "aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019. Ha ricevuto una decisione negativa nell'ottobre 2020 e poco dopo è scomparso dai radar". "È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non si è mai presentato alla polizia dopo un'intercettazione all'Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato emesso", ha proseguito la de Moor.
Per quanto riguarda la sua presenza a Genova, l'uomo è ritratto in primo piano e sullo sfondo si vede l'arco monumentale di Piazza della Vittoria. Gli investigatori della Digos hanno ritenuto che il video da cui è estrapolato sia veritiero.
Sono in corso indagini per verificare gli spostamenti di Lassoued. La presenza a Genova sarebbe da collegare a un viaggio a tappe che il presunto attentatore di Bruxelles avrebbe fatto due anni fa per attraversare l'Italia e dirigersi nel Nord Europa.
Si cerca di scoprire quanto si è fermato nel capoluogo ligure e quali contatti abbia avuto. Nei pressi del luogo in cui è stato fotografato si trova la sede del Consolato della Tunisia e gli investigatori vogliono verificare se risulta che l'uomo abbia preso contatto con gli uffici per qualche documento.
Il dramma era cominciato ieri sera quando nel centro di Bruxelles un uomo ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo due persone di nazionalità svedese e provocando diversi feriti. I fatti attorno alle 19,15 sul centralissimo boulevard du Neuvième de Ligne e Sainctelette. Testimoni citati dal sito del quotidiano Le Soir riferiscono di aver visto fuggire in scooter un individuo armato. Secondo alcuni, avrebbe sparato nell’atrio di un edificio e poi contro due persone in un taxi. Fonti di polizia hanno detto che l’attentatore, prima di far fuoco con un kalashnikov, ha urlato "Allah Akbar". Mentre scattava una gigantesca caccia all’uomo, sul posto sono arrivati numerosi i servizi di emergenza. Nelle immagini scattate da un residente della zona, si vede una persona che indossa una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, con in mano un’arma, salire su uno scooter e fuggire.
La rivendicazione è arrivata con un video dello stesso assassino. "Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora" E poi: "Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". Il video è all’esame degli inquirenti, che dovranno verificarne l’autenticità, ma l’uomo inquadrato indossa gli stessi abiti del sospettato del duplice omicidio. Parla arabo con accento tunisino.
Gli uccisi sono entrambi di nazionalità svedese. Ieri sera si disputava la partita di calcio Belgio-Svezia e, secondo informazioni riportate dai media, le due vittime indossavano le maglie della nazionale svedese. Gli obiettivi potrebbero non essere stati scelti a caso. In Svezia ci sono stati diversi episodi di tensione, soprattutto a Malmoe, che hanno visto coinvolti immigrati islamici delle periferie. Quelle magliette potrebbero essere state un facile bersaglio. L’allarme è poi scattato allo stadio King Baudouin, dove era in corso la partita tra Belgio e Svezia, poi sospesa.
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