Waterfront di Genova, completato l'allagamento dei canali: dal movimento del mare l'energia per generare caldo o freddo
di Redazione
Il direttore generale del Cds Moretti: "Avremo il più grande impianto talassotermico di Italia"
Generare energia per il caldo e per il freddo attraverso il movimento del mare assicurando, al tempo stesso, il ricircolo delle acque dei canali che si manterranno limpide. È questa la particolare tecnologia adottata dal nuovo waterfront di Genova che si doterà di un impianto talassotermico (questo il nome della tecnologia) per alimentare tutti gli edifici, compreso il grande volume del Palasport.
A spiegarlo, nel corso di un sopralluogo ai cantieri assieme al sindaco di Genova Bucci e al presidente della Regione Liguria Toti, è stato Massimo Moretti, il direttore generale del gruppo Cds che sta realizzando l'intervento. "Una delle cose che abbiamo studiato con attenzione è il riciclo dell'acqua - ha spiegato - e nel waterfront avremo il più grande impianto talassotermico d'Italia che vuol dire che il caldo e il freddo di tutti gli edifici, compreso il Palasport, avverrà attraverso lo scambio termico dell'acqua di mare. Gli impianti di aspirazione sono stati collocati all'imbocco del Palasport dove l'acqua viene attirata dal canale e buttata in mare per lo scambio termico".
Un sistema che garantirà la pulizia dell'acqua dei canali anche in caso di avarie. "Il Comune ha delle pompe di backup - conclude Moretti - che nel caso non funzionasse il nostro impianto aspireranno comunque l'acqua dai canali per portarla in mare"
"Dopo poche ore dall'inizio delle operazioni i nuovi canali sono totalmente allagati – ha dichiarato il sindaco Bucci - Oggi possiamo dire di aver girato la prima boa, ma dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo. Vedere l'acqua nei canali rappresenta anche un segnale di buon auspicio sia per i genovesi sia per tutti coloro che lavorano in questo cantiere. Grazie a questo intervento saranno anche realizzati nuovi 300 posti barca che incrementeranno il numero delle barche del Salone Nautico da 1100 a 1400».
"Oggi inauguriamo il simbolo di una nuova Liguria, con queste magnifiche torri realizzate da Renzo Piano, i canali d’acqua, il palazzetto dello sport – dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - sicuramente un momento davvero importante che ripaga dei tantissimi sforzi fatti il Comune di Genova, Regione Liguria, i nostri tecnici, i soci di questo gigantesco cantiere, il più grande di rigenerazione urbana del nostro Paese. Un intero quartiere di centinaia e centinaia di metri fronte mare e completamente rifatto con abitazioni, locali, palazzetti dello sport, credo sia qualcosa di unico"
Inoltre, è arrivata, su una chiatta, la gru che servirà al varo del ponte mobile che inizierà domani. Quattro le fasi di lavoro che comprendono il varo prima dei due conci fissi e poi dei due mobili: le operazioni dureranno quattro giorni con un varo di un concio al giorno ed entro il fine settimana il primo ponte sarà completato, se le condizioni meteo saranno favorevoli.
"La gru – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi - servirà alla collocazione del ponte sud, da domani: dopo il varo del ponte potremo sfilare la parancola del canale, aprendolo definitivamente. Nel frattempo verrà demolito il diaframma nella parte di ponente. A luglio monteremo il ponte nord, che è già in fabbricazione. Per il Salone Nautico avremo tutta la banchina fruibile con i locali commerciali tra la banchina e il Jean Nouvel e tutta la circolazione pienamente utilizzabile. Sarà il momento importante perché sarà quello in cui l’area diventerà viva e davvero fruibile da tutti i genovesi"
Il ponte mobile, che si alzerà e si abbasserà in caso di passaggio delle barche con un sistema automatico, è composto da due conci fissi per un totale di 200 tonnellate e due conci mobili da 33 tonnellate, collegati tramite dei pistoni con centraline elettriche. I conci mobili sono ancorati ai conci fissi zavorrati per consentire il contro bilanciamento. Per la realizzazione dei ponti, mobile e fisso, sono state utilizzate 235 tonnellate di acciaio, 400 metri cubi di calcestruzzo per le spalle del ponte fisso e 200 tonnellate di ferro impiegate. I due ponti sono lunghi circa 50 metri l’uno.
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