Tricapodanno, il vicesindaco Piciocchi: "Procedura trasparente". Opposizioni all'attacco: "Serve chiarezza"

di Edoardo Cozza

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In consiglio comunale botta e risposta sul tema dell'inchiesta partita dopo le tre serate organizzate dal Comune sul finire dell'anno

Tricapodanno, il vicesindaco Piciocchi: "Procedura trasparente". Opposizioni all'attacco: "Serve chiarezza"

"Siamo convinti che il procedimento sia stato trasparente e lineare e siamo rammaricati dei tentativi palesi di screditare iniziative che hanno dato lustro alla città". Così il vicesindaco di Genova e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi nella sua risposta alle interrogazioni a risposta rapida dei consiglieri comunali sul tema del 'Tricapodanno', la festa promossa dall'amministrazione comunale che per tre giorni, dal 29 al 31 dicembre, ha animato con eventi e concerti la citta'. Piciocchi ha risposto in particolare sui costi sostenuti (determine da oltre 500 mila euro con affidamenti diretti) e relativamente all'inchiesta della procura. Ha anche attaccato la stampa per la "narrazione unilaterale, arbitraria e fantasiosa" sull'utilizzo di espressioni come "appalti spezzatino" e "superamento delle soglie", e ha sottolineato come i dirigenti che hanno firmato le determine siano balzati "agli onori della cronaca in violazione dei più elementari diritti costituzionali" motivo per cui "l'amministrazione ha dato mandato all'avvocatura di attuare misure a tutela dell'ente stesso e dei propri dirigenti". Nel lungo intervento del vicesindaco non sono arrivate, però, le risposte chieste dai consiglieri del M5s Fabio Ceraudo, di Genova Civica Ariel Dello Strologo e del Pd, Rita Bruzzone, sugli effettivi costi sostenuti dall'amministrazione, diretti e indiretti, per il Capodanno in piazza De Ferrari e per le altre iniziative collegate. Piciocchi ha chiesto di poter integrare la risposta in seconda battuta ma la minoranza non ha accordato la possibilità dicendo che sarebbe stato più utile poter presentare un articolo 55 o affrontare la questione in commissione.

La procura di Genova ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti. I dubbi dei pm che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione sono relativi agli appalti collegati alla notte di San Silvestro e al periodo delle festività. Il Comune già nei giorni scorsi, con una nota, aveva spiegato che la procedura era corretta in base alla normativa, concetto ribadito dal vicesindaco oggi. "Non siamo contro il marketing per la città - ha detto Fabio Ceraudo, capogruppo M5s - ma per quello a fini personali. Questo è solo la punta dell'iceberg di una politica malata di megalomania e alimentata con le tasse dei cittadini".

"Siamo qui non per giudicare ma come organo di vigilanza e come tale chiediamo estrema chiarezza - ha detto Rita Bruzzone, Pd - che qualcuno ci spieghi in aula o in commissione, quanto è costato il Tricapodanno alla collettività e per quale motivo".

Ariel Dello Strologo, capogruppo di Genova Civica, ha aggiunto: "Serve chiarezza sul rispetto delle norme da parte dell'amministrazione, e se davvero quella del Capodanno fosse una delle occasioni in cui era possibile superare le soglie, stiamo vivendo un momento difficile in cui anche i servizi primari rischiano di venire meno e i cittadini hanno diritto di sapere se i soldi vengono utilizzati bene".