Traverso: "Non mi candido". Ma il sindacalista di polizia apprezza il modello Salis

di Matteo Cantile

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Il segretario del Siap chiarisce la sua posizione in vista delle elezioni a Genova e rilancia il suo progetto per una sicurezza urbana inclusiva

Traverso: "Non mi candido". Ma il sindacalista di polizia apprezza il modello Salis

Dopo l’esperienza elettorale alle Regionali con la Lista Orlando, molti si chiedevano se Roberto Traverso sarebbe sceso di nuovo in campo per le prossime elezioni comunali: a chiarire definitivamente la sua posizione è lui stesso, il sindacalista di Polizia non scenderà in campo con una propria candidatura alla tornata amministrativa di fine maggio. 

Non mi candido – “Non mi candido e naturalmente resto fermamente impegnato nel mio ruolo di Segretario del Siap, il primo sindacato in Questura e nei Commissariati di Genova e tra i più rappresentativi in tutta la provincia.”

Obiettivo tecnico – “Ma non solo, perché il mio obiettivo, oltre a lavorare per il miglioramento delle condizioni delle forze dell’ordine, è quello di continuare a fornire un supporto tecnico e concreto a un modello di sicurezza più adeguato per la città.”

Sicurezza urbana – “A Genova c’è ancora molto da fare per costruire una strategia di sicurezza che non si limiti alla sola prevenzione e repressione dei reati, ma che includa anche la sicurezza urbana e sociale", dice Traverso. “È inaccettabile che queste problematiche siano affidate esclusivamente alle forze dell’ordine, mentre la priorità politica sembra essere sempre e solo l’ordine pubblico. Questo approccio miope trascura le cause reali del degrado e dell’insicurezza diffusa.”

Tutela dei poliziotti – “Il nostro sindacato continua a tutelare con determinazione i poliziotti, che si trovano in una condizione di grave carenza d’organico. Troppo spesso, infatti, in questa città si scaricano sulle forze dell’ordine responsabilità che non sono proprie, proprio per la mancanza di politiche sulla sicurezza urbana e sociale, che dovrebbero essere gestite dalle istituzioni. Questo approccio, che carica il nostro personale di compiti che esulano dalle loro competenze, non fa che aggravare le difficoltà quotidiane e il carico di lavoro già insostenibile", prosegue Traverso.

Criminalità organizzata – “È importante sottolineare che la Liguria, e in particolare Genova, sono territori fortemente infiltrati dalla criminalità organizzata - spiega il sindacalista - secondo la Direzione Investigativa Antimafia, la ’ndrangheta è strutturata in Liguria attraverso i locali di Genova, Lavagna e Ventimiglia, configurando la regione come una macro-area criminale sotto il controllo delle cosche calabresi. Inoltre - prosegue - il degrado sociale e urbano facilita il mercato dello spaccio di stupefacenti e tutti i reati connessi. Le aree portuali liguri, tra cui Genova, rappresentano snodi cruciali per il traffico di droga, con oltre il 39% della cocaina sequestrata in Italia che transita dai porti di Genova, Vado Ligure e La Spezia.”

Apprezzamento per Salis – “Per questo motivo, ho apprezzato la posizione sulla sicurezza espressa da Silvia Salis durante il dibattito organizzato dall’associazione Controvento il 26 marzo. La candidata ha evidenziato come ‘la sicurezza non sia solo militarizzazione e repressione, ma anche presidi sociali’, sottolineando l’importanza di servizi per i cittadini e di una maggiore illuminazione delle strade per migliorare la sicurezza reale", dice Traverso. “Un approccio che condivido pienamente, perché la sicurezza urbana deve essere affrontata in modo olistico, integrando prevenzione, interventi sociali e valorizzazione del tessuto comunitario.”

Centro storico e silenzi politici – “Da anni - dice il sindacalista - denuncio come le politiche di sicurezza a Genova si siano concentrate in modo selettivo su alcune aree, come il Centro Storico, senza valorizzarne le potenzialità storiche e culturali. Il silenzio bipartisan della politica su questi temi è stato preoccupante e proprio per questo ho accolto con favore il messaggio della candidata Salis, che propone un’azione concreta contro fenomeni come la desertificazione sociale e il degrado urbano, problemi che affliggono diversi quartieri.”

Disagio sociale – “Un altro tema centrale è il disagio sociale causato da scelte istituzionali poco lungimiranti. Penso, ad esempio, ai lavori di ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente: la mancanza di una pianificazione urbanistica adeguata ha accentuato il senso di abbandono tra i cittadini. Lo stesso vale per il problema dei senza fissa dimora: il problema non sono loro, ma la desertificazione sociale, frutto di anni di assenza di politiche di inclusione e di recupero urbano.”

Visione futura – “La sicurezza di una città non si costruisce solo con divise e pattuglie, ma con scelte politiche lungimiranti. Quindi - conclude Traverso - ribadisco che oltre alla mia mission sindacale continuerò a dare un contributo tecnico per agevolare l’introduzione di un modello di sicurezza democratica nel tessuto sociale della mia città, grazie alla mia lunga esperienza in materia basata sui valori confederali che uniscono e non dividono.”

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