Sicurezza in porto a Genova, i sindacati chiedono un presidio di primo soccorso

di Redazione

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Il 14 settembre prossimo un nuovo comitato di igiene e sicurezza per continuare a lavorare sul tema della sicurezza sulle banchine e non solo

Sicurezza in porto a Genova, i sindacati chiedono un presidio di primo soccorso

Un presidio medico permanente di primo soccorso in porto: è quanto hanno chiesto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti questa mattina al Tavolo sulla sicurezza organizzato in videoconferenza alla presenza di Autorità di sistema portuale, Culmv, terminalistiAutorità di sistema portuale e Capitaneria di porto. Mercoledì 14 settembre prossimo è stato convocato un comintato di igiene e sicurezza che dovrà riprendere i temi trattati nel corso del vertice di oggi. 

Il tema della sicurezza in porto è tornato al centro delle cronache a seguito dei ripetuti incidenti dei giorni scorsi verificatisi durante le operazioni dei ro-ro (navi e traghetti che trasportano camion e rimorchi): un settore in ascesa ed economicamente in forte ripresa specie adesso, nella stagione estiva, con anche i traghetti passeggeri impegnati nel carico e scarico merci.

Un tavolo fortemente voluto dal sindacato: lo abbiamo chiesto circa un mese fa per stabilire linee guida sull'attività ro-ro, che è una fra le più pericolose – dice Marco Pietrasanta, componente di segreteria regionale Filt Cgil con delega alla sicurezzaNel frattempo abbiamo concordato di aumentare i controlli da parte degli ispettori di Autorità Portuale e Asl3, in forma preventiva. Al prossimo comitato del 14 settembre proporremo linee guida di sicurezza sulle navi traghetti ro-ro: i diversi dvr (documenti di valutazione del rischio, ndr), delle singole aziende dovranno poi recepirle”.

Serve dare una svolta dal punto di vista della sicurezza e lo abbiamo ripetuto questa mattina durante l’incontro con l’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale – dice Francesco Bottiglieri, segretario regionale Fit Cisl Liguria con delega alla portualità - bisogna innanzitutto mettersi al lavoro per avere un presidio medico efficace per tutto lo scalo, una struttura simile ad un mini pronto soccorso per le prime cure in caso di incidente. “Tra le priorità – aggiunge - c’è anche la necessità di aumentare l’operatività degli RLS, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”.

Secondo Duilio Falvo, Responsabile porto di Genova Uiltrasporti, c'è stata piena condivisione rispetto al tema della prevenzione degli infortuni. "La priorità è rivedere il DVR nelle linee guida in merito al lavoro che aumenta e la fase transitoria e di trasformazione che sta attraversando il porto". "E' stato – chiude - un confronto costruttivo: le aziende si sono rese disponibili e oggi si riparte da qui con la speranza di istituire al più presto anche un tavolo permanente sulla sicurezza in ambito portuale”.