Sentenza Open, Renzi e Boschi prosciolti, Paita: "Il tempo è galantuomo, processo assurdo che non doveva aprirsi"

di Stefano Rissetto

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L'ex premier ed ex segretario del Pd: "Cinque anni di massacro mediatico per un'accusa infamante e ingiusta"

Sentenza Open, Renzi e Boschi prosciolti, Paita: "Il tempo è galantuomo, processo assurdo che non doveva aprirsi"

Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e altri nove indagati - tra cui l'ex ministro Luca Lotti, l'imprenditore Marco Carrai e l'avvocato Alberto Bianchi - sono stati prosciolti dal gup del Tribunale di Firenze, Sara Farini, per l'inchiesta sulla fondazione Open. Il giudice, al termine della camera di consiglio, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti degli 11 imputati (a cui si aggiungevano 4 società), sancendo che non ci sono presunte irregolarità nei finanziamenti alla fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere l'ascesa e l'attività politica di Renzi, prima come sindaco di Firenze e poi come segretario del Pd. Le motivazioni del verdetto saranno depositate dal giudice entro 90 giorni.

"Innocenti.  Finalmente si chiude la vicenda Open. Tutti prosciolti. Un abbraccio a Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e a tutti gli altri amici prosciolti. Una giornata bellissima per tutta la comunità di Italia Viva. Una vicenda processuale assurda, che non si sarebbe mai dovuta aprire. E invece ci sono voluti anni per arrivare a questa inevitabile conclusione. Il tempo è galantuomo, e la fiducia nelle istituzioni non è mai venuta meno. Resta l’amarezza per gli anni di fango e di processo mediatico, per i quali nessuno chiederà scusa. Sono stati anni difficili per Matteo e Meb e per le loro famiglie. Desidero abbracciarli con tutto l’affetto che meritano. E ora avanti insieme". Così Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, sui social.

"Cinque anni di massacro mediatico per un'accusa infamante e ingiusta. Ora che è finita il mio primo pensiero va a chi non ha mai dubitato mai di noi, a cominciare dalla mia famiglia, da mia moglie e dai miei figli", ha commentato a caldo Matteo Renzi. "Finisce l’incubo. Dopo anni di sofferenza silenziosa oggi si chiude la pagina di Open: sono stata prosciolta", scrive in un post su Facebook la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi. "Da avvocato - spiega - conoscevo l’assurdità delle accuse. Da parlamentare ero certa della correttezza del nostro operato. Ma da donna ho sofferto molto, quasi sempre in silenzio. Ringrazio Giulio per avermi abbracciata e capita. Ringrazio i miei genitori e i miei fratelli, tutta la famiglia, per avermi aiutata e sostenuta, a cominciare da mio padre che aveva dovuto soffrire un trattamento persino peggiore ma altrettanto ingiusto. Ringrazio i miei avvocati, Nanni e Pellegrini e soprattutto Paola Severino collega amica e faro. Abbraccio Matteo, Luca e tutti i miei amici e colleghi. E do a tutti l’appuntamento alla prossima Leopolda, a ottobre 2025". "Non smettiamo di lottare per un Paese più giusto. E più garantista", conclude la Boschi.