Sanremo, il sottosegretario Costa: "Obiettivo 500 mila vaccini al giorno, ma pensiamo alle riaperture"
di Alessandro Bacci
Il sottosegretario in visita all'Asl1: "Il vaccino unica via per uscire dalla pandemia, il trimestre da aprile a giugno decisivo per il paese"
"Il secondo trimestre, da aprile a giugno, sarà decisivo per il nostro Paese per due motivi: il primo perché sono previste 50milioni di dosi di vaccino e, cosa ancor più importante, da metà aprile inizierà la distribuzione del Johnson & Johnson che, come tutti sanno, è un vaccino che ci permette di immunizzare con una sola iniezione, quindi ci può aiutare dal punto di vista della tempistica e della conservazione, non avendo bisogno di grosse temperature in diminuzione". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa oggi a Sanremo.
"L'unica via per uscire dalla pandemia è quella del vaccino. I vaccini stanno arrivando. La platea e i punti di vaccinazione sono stati ampliati. Mi pare che l'Unione Europea abbia finalmente preso una posizione comune, fino a pensare al divieto di esportazione per le aziende farmaceutiche - afferma -. Credo che le condizioni ci siano, c'è stato un cambio di passo nell'ultimo mese, dobbiamo arrivare alle 500 mila dosi al giorno, perché questo significherebbe somministrare 15milioni di dosi in un mese e arrivare finalmente all'estate con una situazione molto più tranquilla, con un livello di immunizzazione importante, che ci permette veramente di tornare a una vita normale".
"La politica ha dimostrato di assumersi la responsabilità: mi riferisco all'obbligo vaccinale per il personale sanitario nelle corsie, perché credo che sia diritto di ogni cittadino, nel momento in cui entra in una struttura sanitaria per essere curato, non correre il rischio di essere contagiato proprio da colui che dovrebbe curarlo". Afferma Andrea Costa durante la visita a Sanremo. "Abbiamo introdotto lo scudo penale - ha aggiunto -. perché nel momento in cui chiediamo ai tanti vaccinatori uno sforzo per aiutarci in questa battaglia, dobbiamo creare le condizioni per farlo in tranquillità. Non possiamo accettare che qualche vaccinatore possa essere iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, solo perché ha somministrato un vaccino. Mi auguro che quando il decreto verrà convertito in Parlamento la questione dello scudo penale venga allargata a tutto il personale sanitario che in questo anno di battaglia ha vissuto in trincea ed ha curato i nostri malati covid".
"Oltre che di un piano vaccinale, c'è bisogno anche di pensare a un vero e proprio piano delle riaperture. Se siamo consapevoli e convinti di quello che stiamo dicendo, cioè che arriveremo alle 500 mila dosi al giorno, credo che ci siano anche le condizioni per iniziare a dare un po' di fiducia individuando date e periodi certi", lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa nella sua visita a Sanremo, aggiungendo: "Ci sono attività che non hanno bisogno di tanto preavviso per poter riaprire, ma ce ne sono altre che hanno bisogno di programmazione e di pianificazioni. Su questo la politica deve assolutamente assumersi la responsabilità di decidere e fare una sintesi su quella che è un'emergenza sanitaria e anche sull'emergenza economica nel nostro Paese". E sui ristori avverte: "Nell'ultimo decreto alcune novità sono state inserite, ad esempio l'eliminazione dei codici Ateco. Certamente non basta, non è sufficiente: c'è bisogno di altri aiuti, di altri sostegni e mi pare che a questo proposito il premier Draghi, nell'ultimo intervento in Parlamento, abbia dichiarato come ci saranno da qui a breve altri scostamenti di bilancio per avere altre disponibilità economiche per poter dare un sostegno a chi purtroppo da un anno sta soffrendo".
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