E' stato lo stesso Massimo Ferrero a ufficializzare in diretta a Forever Samp intorno alle 21,35 il cambio di proprietà della Sampdoria. Un'operazione da quasi 200 milioni di euro complessivi tra monte debitorio (che, per quanto abbattuto, si aggira pur sempre intorno ai 90 milioni, in linea peraltro con gli altri club del calcio italiano), aumento di capitale attraverso il prestito obbligazionario convertibile da 40 milioni, saldo dei concordati (intorno ai 25 milioni) e investimenti necessari per il rilancio della squadra.
L'anticipo di parte del paracadute e il riscatto di Chabot dal Colonia sono serviti per pagare la rata Irpef e mantenere il diritto alla dilazione con l'agenzia delle entrate e a saldare gli stipendi della formazione femminile, che altrimenti sarebbe retrocessa in serie B. Quella maschile potrebbe ripartire con qualche punto di penalizzazione, ma di fronte al salvataggio di una società che rischiava di fallire si tratta quasi un un dettaglio.
I nuovi proprietari, Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, dovranno ricostruire dalle macerie e potrebbero avere bisogno di almeno un paio di stagioni per recuperare la serie A. Ma i tifosi della Samp, di fronte allo scampo pericolo e alla fine dell'era Ferrero, saranno di certo disposti a concederglieli.
Le prime dichiarazione a caldo di Radrizzani (Aser Group) sono state chiarissime: "Adesso possiamo dirlo, è stata una vera e propria battaglia, ma possiamo finalmente dire di avercela fatta. Siamo a dir poco entusiasti nel poter annunciare di aver portato a termine l’acquisizione di questo straordinario club. La storia ed il blasone della Samp sono salvi e la mia felicità penso sia quella di tutte le persone che per questi colori stavano soffrendo. Il mio ringraziamento in questo momento va soprattutto a tutte quelle persone che hanno lavorato senza sosta per far sì che questo accordo trovasse una giusta conclusione. Ed in particolare devo rivolgere un grandissimo grazie a Manfredi e all’avvocato De Gennaro. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Da oggi si volta pagina ed io personalmente non vedo l’ora di mettermi al lavoro".
Sulla stessa lunghezza d'onda Matteo Manfredi (Gestio Capital): "Ancora non abbiamo forse preso coscienza di quello che è successo. Abbiamo lavorato giorno e notte per arrivare a questo punto. Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato di essere arrivati al limite. Ma dentro di noi la determinazione e la convinzione di poter raggiungere un accordo non sono mai scemate. La Sampdoria ed i sampdoriani ci hanno trasmesso già tantissimo in questi giorni. Avremo tempo per illustrare a fondo il nostro progetto. Un piano per il quale abbiamo già definito tutte le linee guida. Adesso vi sono ancora parecchi dettagli da sistemare per poter chiudere ogni aspetto formale. Ma da oggi si parte per costruire qualcosa di importante, qualcosa che duri nel tempo. Siamo stanchi, felici, ma desiderosi di fare il meglio possibile per questo club e la sua gente".
Il nuovo corso è ufficialmente cominciato.