Sampdoria, Stankovic: "I ragazzi stanno dando tutto, ma purtroppo non basta. Mollare? Non se ne parla"

di Gaia Cifone

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Il mister: "Stasera le due punte erano Gabbiadini e Lammers. Devo pensare alla squadra, senza sbilanciarmi troppo, ma si può rischiare di più"

Sampdoria, Stankovic: "I ragazzi stanno dando tutto, ma purtroppo non basta. Mollare? Non se ne parla"

Una caparbia Sampdoria, che ci ha provato fino all'ultimo, cade all'Olimpico solo grazie ad un gran gol di Luis Alberto arrivato a dieci minuti dal termine della gara.

Il mister dei blucerchiati, Dejan Stankovic, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della partita persa 1-0 contro la Lazio: "Andiamo avanti, sono deluso per il risultato ma non per come hanno giocato i miei ragazzi. Purtroppo questo è il calcio, abbiamo giocato contro una squadra molto forte e con obiettivi diversi dai nostri: hanno una delle migliori difese, contro una squadra così non si possono avere 7-8 occasioni da gol ma bisogna sfruttare le 2-3 che ti capitano".

Poca lucidità negli ultimi metri di campo: vi manca un attaccante?
"Gioco con i ragazzi che ho, sono contento di loro. Ormai la partita è finita, io vado avanti. Jesé può aiutarci, ha qualità ma deve ritrovare la sua condizione fisica perché è un po' indietro".

E' il momento di prendere qualche rischio in più, vista la situazione di classifica?
"Stasera le due punte erano Gabbiadini e Lammers. Devo pensare alla squadra, senza sbilanciarmi troppo, ma si può rischiare di più. Stasera siamo passati al rombo dopo aver subito gol. Abbiamo lavorato bene e scelto come stare in campo in base ai giocatori a disposizione: ci vuole più tranquillità davanti alla porta. Abbiamo perso tanti punti dall'80' al 95', ma finché non c'è la matematica non mollo: di alzare la bandiera bianca non se ne parla. I miei ragazzi stanno dando tutto, ma purtroppo non basta. Non voglio mollare: giochiamo per un club importante, dobbiamo uscire sempre a testa alta. Non accetto la situazione, ma bisogna viverla e andare avanti".

Tornare all'Olimpico, stadio in cui ha condiviso tante esperienze con Mihajlovic: che giornata è stata?
"Ho vissuto tante emozioni, è tutto ancora fresco. Prego per Arianna e per i bellissimi figli di Sinisa, con cui sono andato a parlare: Dio dà loro la forza per andare avanti. E' sempre bello tornare all'Olimpico, abbiamo vinto ma avremmo potuto conquistare anche qualcosa in più: ho vissuto degli anni fantastici".