Sampdoria, presidente collegio sindacale ai tifosi: "Prendetevela con chi di dovere, proprietà ha investito 100 milioni"
di steris
Francesco Spinoso replica all'Associazione A mae Samp invitandola a spostare il tiro dalla società a qualcun altro. Poi cancella il commento

Botta e risposta con giallo tra Roberto Pittaluga, presidente della Sampierdarenese Calcio e soprattutto della popolare associazione di tifosi blucerchiati 'A Mae Samp - La Mia Sampdoria" e webmaster dell'omonima pagina Facebook, e Francesco Spinoso, presidente del collegio sindacale della UC Sampdoria.
Ieri sera, attorno alle 23, Pittaluga ha pubblicato un post critico nei confronti di svariate componenti del mondo blucerchiato. Non più tardi di un'ora dopo, tra i commentatori compariva Francesco Spinoso, presidente del collegio sindacale della Sampdoria, con una replica che è stata cancellata attorno alle 10 di stamattina, quando però ormai gli screenshot avevano preso a circolare in rete nel mondo dei tifosi, stupiti dalla presa di posizione da parte di un componente della società che ha fatto della riservatezza e della quasi non comunicazione uno dei capisaldi della propria gestione.
Così Pittaluga alle 12 ha scritto un nuovo post, corredato dello screenshot del commento di Spinoso, rimasto in rete dalla tarda serata fino a metà mattinata.
Il post di ieri sera di Roberto Pittaluga
Ma a qualcuno interessa ancora della Sampdoria?
La domanda è chiaramente provocatoria ma come tutte le provocazioni ha un fondo di verità. Ancora ieri leggevo post e commenti assurdi in cui si ipotizzava la possibilità di arrivare ai play-off, segnale molto chiaro che la nostra situazione non era molto chiara. Allo stesso modo oggi la pagina ufficiale della società è uscita con una vignetta assurda costruita con la IA in cui un marinaio con i nostri colori sta per infilzare un coltello da formaggio in una forma di reggiano, anche questo un chiaro segnale che pure ai vertici della piramide non abbiano chiaro in quale stramaledetto casino siamo. Nel frattempo l'intera settimana era stata quasi tutta consumata a parlare della normativa, bella o brutta ma ormai in vigore da tre lustri, sulle limitazioni alla trasferta di Reggio, in verità molto blande. Quella della tessera del tifoso e conseguenti limitazioni del Viminale alla partecipazione ad eventi rappresenta anche una battaglia nobile ma obiettivamente è talmente diluita nel tempo da rendere tutta la vicenda ormai davvero rarefatta così come appare quasi autolesionistico combatterla aggravando ulteriormente le limitazioni in un periodo di forte necessità. La continua contrapposizione con "il sistema", ormai quasi una peculiarità del solo tifo blucerchiato o di pochi altri, rischia di diventare poi un'arma a doppio taglio in cui il pericolo è di avere indietro con gli interessi gli effetti della sfida al sistema stesso. E anche questo è qualcosa che non aiuta in un momento tanto difficile che a dire il vero non è di oggi ma perdura ormai da tre anni. Anche l'autoironia, diventata così di moda nel nostro mondo, può essere utile e farci sorridere se facciamo ottavi in serie A ma diventa un'ulteriore erosione di fondamenta già marce in cui con la scusa di non farci prendere per il culo dissacriamo qualunque cosa ma perdiamo il valore e la tragicità del momento. Rimane poi la circostanza più importante e nello stesso tempo più grave che ha minato la storia della Sampdoria, messa a rischio sia nella sua parte economica che in quella sportiva. In questi ultimi 11 anni noi sampdoriani abbiamo faticato davvero a capire chi avevamo davanti in materia di proprietà, abbiamo faticato e forse non l'abbiamo mai fatta davvero, divisi in mille correnti, una contestazione a chi è stato il vero creatore di questo disastro e che paradossalmente è uno dei gruppi più ricchi d'Italia. Abbiamo dormicchiato sull'adagio che bastasse cantare non capendo che a quella frase mancava per somma modestia il contesto. Oggi che il mondo del calcio, almeno quello europeo con quello italiano come al solito a inseguire, va verso una responsabilizzazione dei tifosi dentro le società è forse il momento di un'analisi profonda: dobbiamo dirci che ci sono dei responsabili per quello che è successo alla nostra squadra ma tra quelli ci siamo anche noi che non l'abbiamo difesa abbastanza. Forse definitivamente da oggi sappiamo che la via sportiva è una trincea e tra qualche giorno sapremo come sono i conti e altrettanto definitivamente scopriremo le carte di costoro che nella salvezza incerta della Samp hanno trovato un business. Si dovrà lottare per evitare la retrocessione sul campo e per capire se è il tempo di fermare i farisei nel tempio. Buonanotte a @tutti.
Il commento di Francesco Spinoso, pubblicato attorno a mezzanotte e cancellato poco dopo le 10 del mattino
Io sono stanco di illazioni, supposizioni che la società non ha investitori seri e che venga messa indubbio la serietà, la volontà e la voglia di andare dove meritiamo. Io sono quello che attesta con tutte le mie responsabilità davanti a tutti gli organi preposti nonché nella mia professionalità che la società è legalmente e correttamente gestita, che sono stati messi oltre 90 mln al 31/12/24 e intorno a 100 in questo trimestre. Di questo oltre la metà sono andati a pagare debiti della disastrosa gestione precedente che ammonta a poco meno di 100 mln all’omologa. Io sono incazzato, il presidente è incazzato, gli investitori sono incazzati, il direttore sportivo è incazzato, immagino anche l’allenatore è incazzato ( che non ho ancora avuto il piacere di conoscere ) I risultati sportivi sono un’altra cosa purtroppo , oggi sono incazzato come tutti voi Si è tentato di fare una squadra da serie a ad agosto si è cambiato molto a gennaio e ci sono sempre problemi. Possiamo dire che in campo non va il presidente non va il direttore sportivo non va l’allenatore non ci vado io . Basta, la società( tutti noi cerchiamo di fare il possibile ) ma smettetela di dire cose che non stanno né in cielo né in terra Incazzatevi con chi di dovere e ci arrivate da soli se c’è qualcuno o alcuni responsabili FS
Ps: volete sapere chi sono, Basta vedere nell’organigramma di Samp E In oltre sono talmente incazzato che sono di palermo ( ed il mio cuore ed anima era il palermo , ma ai playoff dello scorso anno era Samp senza se e senza ma!! Per essere chiari dove sto) e da quando sono dentro la Samp giugno 2023 tifo solo Samp Vi ringrazio per la Comprensione e mi scuso per i toni ma è dura per voi tanto che dal nostro lato ed ad oggi la formula magica non l’abbiamo scoperta ( mi sembra che Milan o Juve non l’abbiamo scoperta altrettanto per far un Esempio) Forza Samp e c’è la faremo in questa stagione disgraziata.
La controreplica a Francesco Spinoso di Roberto Pittaluga
Risposta al commento cancellato del Presidente del collegio sindacale dell'Uc Sampdoria
Dott. Francesco Spinoso intanto grazie della risposta. Quando qualcuno che vive la società fornisce un feedback c'è comunque da essere contenti. Ciò premesso ritengo che uno sforzo di chiarezza vada fatto. Personalmente non faccio illazioni ma esprimo preoccupazioni a fronte di cose scritte in bilancio non da Roberto Pittaluga ma dal presidente Manfredi ed evidentemente certificate da lei e dai suoi collaboratori sindaci. Dall'ultimo bilancio approvato, in attesa di quello nuovo, Le sottopongo il seguente stralcio:
1) pag 21 Si sottolinea inoltre che, oltre all'incerta evoluzione connessa alle circostanze in cui versa attualmente la Società, i risultati economici fisiologicamente - saranno influenzati anche dall'andamento dei risultati sportivi conseguiti dalla prima squadra, nonché dall'andamento delle attività di player trading, intrinsecamente aleatoria sia in relazione all'ansia in relazione al quantum.
2) pag22 .......Pertanto, nonostante le perdite registrate nel periodo, gli Amministratori hanno aggiornato alla data di redazione del progetto di bilancio la valutazione della sussistenza della continuità aziendale e sono giunti alla conclusione che...... (omissis) l'applicazione del presupposto della continuità aziendale è ancora appropriato ancorché soggetto a incertezze legate all'effettivo raggiungimento degli obbiettivi espressi nei piani aziendali alla base dell'accordo di ristrutturazione ed in particolare in termini di risorse derivanti dal player trading.
3) Rischi connessi alle partecipazioni a competizioni sportive I risultati sportivi ottenuti dalla Prima Squadra influenzano significativamente i risultati economici in quanto l'esito dei campionati ha effetto diretto sulla formazione dei ricavi. Il mancato rispetto delle disposizioni previste dal Sistema Licenze Nazionali, tra cui gli indicatori e gli adempimenti economico e finanziari, comporta il diniego alla licenza nazionale e, dunque, la mancata partecipazione al campionato per il quale è stato acquisito il titolo sportivo. (sempre pag 22)
4) Rischi connessi al mercato dei diritti audio televisivi I ricavi delle Società sportive dipendono in misura rilevante dai proventi della cessione dei diritti audiovisivi e la cui ripartizione è regolata dal D.lgs. n. 9 del 9 gennaio 2008, 23 come successivamente modificato (i.e. Legge di Bilancio 2018). Tali proventi sono influenzati dai risultati sportivi. (pag 22-23)
5) Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari L'aleatorietà dei risultati sportivi rappresenta il fattore di rischio finanziario principale. La forte contrazione dei ricavi che ne deriva è in grado di generare potenziale tensione finanziaria in ogni club. Le risorse per fronteggiare tale eventualità si potranno anche recuperare dalla commercializzazione dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni elementi della rosa della Prima Squadra.
6) Continuità aziendale Come già diffusamente commentato in relazione sulla gestione al paragrafo Evoluzione Prevedibile della Gestione=, nonostante le perdite registrate nel periodo, gli Amministratori hanno aggiornato alla data di redazione del bilancio la valutazione della sussistenza della continuità aziendale e sono giunti alla conclusione che, (i) essendo stati sottoscritti ed omologati gli accordi di ristrutturazione con il ceto bancario, con i creditori chirografari e privilegiati, nonché stipulata la transazione fiscale ex art. 63 CCII e (ii) avendo Blucerchiati sottoscritto la quota di propria spettanza del POC liberando mediante versamento per cassa l'importo complessivo di circa Euro 40 milioni e dato la disponibilità a mettere a disposizione della Società, tramite un finanziamento soci erogabile in più tranche, ulteriore finanza per un importo massimo di Euro 20 milioni, l'applicazione del presupposto della continuità aziendale è ancora appropriato ancorché soggetto a incertezze legate all'effettivo raggiungimento degli obbiettivi espressi nei piani aziendali alla base dell'accordo di ristrutturazione, ed in particolare in termini di risorse derivanti dal player trading.
La prego di porre grande attenzione al punto 5 e se ha piacere può spiegarlo a chi non ha dimestichezza con le questioni finanziarie. Ripeto, io non faccio illazioni ma esprimo legittimi dubbi rispetto al combinato disposto di risultati sportivi e delle indicazioni da VOI scritte nella relazione al bilancio redatto al 31/12/2023. Ciò premesso per quanto mi riguarda veniamo a quanto da Lei scritto. Lei sostiene che al 31/12/2024 siano stati immessi in società circa 90 milioni. Intanto bene perché tra pochi giorni con la pubblicazione del nuovo bilancio avremo modo di verificarlo. Di questi dice che la metà sono stati utilizzati per pagare debiti pregressi della gestione precedente. Bene la mia domanda è: “quanti soldi sono stati destinati all'acquisto definitivo di giocatori su cui puntare per salire in serie A?” Nel bilancio chiuso al 2023 questa cifra era pari a zero e l'intera campagna acquisti di Andrea Mancini era stata fatta con prestiti e svincolati. Vedremo nel bilancio 2024 quale sarà questo dato. Oltre la gratitudine che tutti i sampdoriani hanno dimostrato per la salvezza della società bisogna però ricordare che le condizioni finanziarie disastrose erano note e che per far ripartire con maggiore certezza la macchina servivano risorse per pulire il pregresso ma anche risorse con cui investire su giocatori e su allenatori adeguati alla storia della Sampdoria. Ho la certezza che questo non sia avvenuto nel 2023 e la sensazione che neppure nel 2024 ci fossero risorse adeguate che dovevano essere preventivate a monte dell'investimento.
Ma l'inadeguatezza economica non è l'unico aspetto e forse neppure il più importante che a mio giudizio rende nebulosa l'attuale gestione della società. Di seguito le fornisco alcuni esempi:
a) inquietante la scomparsa del motore dell'operazione, Andrea Radrizzani, al primo brusco richiamo di Cellino;
b) sostituzione dello stesso con Matteo Manfredi la cui società ha visto lievitare il fatturato per l'acquisizione della Sampdoria passando da poco più di 2 milioni a quasi 40, dato certo di una sotto-patrimonializzazione di partenza. Ulteriore elemento di "stranezza" riguarda l'aspetto del presidente che si paga uno stipendio quando per definizione un presidente-proprietario non dovrebbe avere bisogno di elargirsi emolumenti.
c) difficoltà infinita nel costruire un Cda degno di questo nome, frutto evidentemente di una governance che non rassicura. Ricordo come oltre un anno fa era stata interessata un'importante politica italiana, sampdoriana e sampierdarenese (Roberta Pinotti, ndr) che dopo un lungo tiramolla aveva desistito per non aver ricevuto alcune garanzie.
d) totale assenza di trasparenza del ruolo e delle modalità di finanziamento degli investitori di Singapore, piazza ricchissima ma certamente lontana e quindi di difficile valutazione all'esterno.
Per quanto riguarda la ricerca di chi ha causato allora il disastro che si sta gestendo oggi non lo dica a me avendo io nell’ordine scritto un libro, fondato un’associazione e firmato un esposto in procura, purtroppo poco seguito sia da magistrati che da tifosi. Anzi a tal proposito abbiamo come associazione “La mia Sampdoria” scritto al Presidente chiedendogli gentilmente un incontro proprio per parlare delle responsabilità pregresse e delle possibili azioni senza aver mai ricevuto risposta così come non abbiamo mai ricevuto risposta le altre due volte in cui gli abbiamo scritto per ottenere un incontro, desiderosi di poter realizzare il nostro obiettivo sociale, quello dell'azionariato popolare di minoranza dell’U.c. Sampdoria, ponendoci come partner critico ma leale di qualunque proprietà al fine di ottenere i migliori risultati sportivi ed economici per la nostra squadra del cuore. Anche questa totale mancanza di rispetto nel non rispondere sinceramente ci ha lasciato molto perplessi, ulteriore elemento di poca trasparenza. Ringraziandola ancora una volta della risposta, rimango a disposizione.
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