Sampdoria, Nicolini: "Squadra messa male in campo, guardate come nasce il gol subìto"

di Maurizio Michieli

L'ex giocatore blucerchiato e opinionista di Telenord: "Con il Sudtirol tre centrali su un solo avversario, Murru non sale su Tait e Odogwu resta uno contro uno con Ghilardi"

"La Sampdoria con il Sudtirol era messa male in campo, questo è il motivo per cui gli avversari hanno avuto una netta supremazia nel possesso del pallone: la Samp non la prendeva mai! Non certo perché erano così tanto più forti. Guardate questa immagine, relativa al gol subìto, è emblematica: la Sampdoria ha la superiorità numerica ma i tre difensori servono solo a controllare Odogwu, che poi peraltro viene lasciato nell'uno contro uno con Ghilardi. Murru, uno dei due "braccetti" difensivi come si definiscono oggi, l'altro era Leoni, non sale su Tait, colui che segnerà, non va a prenderlo anche se lo ha davanti, gli lascia spazio. Situazione tatticamente sbagliata, che ti rende vulnerabile. E poi resto di un'idea: se alla fine del primo tempo ti sei reso conto che non hai fatto un tiro in porta, qualcosa devi provare a cambiare. Poi, non è scontato che migliori, il calcio non è una scienza esatta, ma non è stato fatto nulla per provare a invertire l'inerzia".

E' l'analisi di Enrico Nicolini, ex calciatore della Sampdoria, ex allenatore e opinionista di Telenord, sulla sconfitta con il Sudtirol. Vi proponiamo un estratto del suo intervento a Forever Samp. La trasmissione integrale è disponibile on demand nella sezione dedicata sul sito telenord.it.