Sampdoria, la chiave della risalita è nella fase difensiva: ecco i numeri

di Maurizio Michieli

Nelle ultime gare si è ribaltata la percentuale di gol realizzati e subìti

Dalle quattro sconfitte casalinghe in casa alle tre vittorie consecutive, quattro nelle ultime cinque partite. I progressi della Sampdoria sono certificati dai numeri, che dicono anche un'altra cosa importante: tra le ragioni del recupero blucerchiato c'è il netto miglioramento della fase difensiva, con il passaggio dal modulo 4-3-3 più Verre al 4-3-2-1 con un centrocampo più robusto.

Nei primi nove incontri di campionato, infatti, la squadra di Pirlo aveva subito tredici reti, segnandone appena otto. Nelle cinque gare successive la proporzione si è ribaltata: otto gol realizzati e appena quattro incassati. Certamente ha influito la variazione del sistema di gioco, ora decisamente più equilibrato, ma anche la crescita di condizione di calciatori muscolari come Kasami e Vieira e la maturazione di Yepes nel ruolo fondamentale di metronomo: ora il piccolo spagnolo non si limita ai passaggini, ma contrasta e ripropone l'azione, anche con lanci lunghi ben calibrati.

Anche in difesa i progressi di Ghilardi e Facundo sono stati evidenti, mentre Depaoli è una certezza. Ancora a corrente alternata Giordano, ma il terzino genovese ha i mezzi e la voglia per esplodere.

Resta da perfezionare l'attacco, che ha perso una pedina fondamentale come Borini: alla Samp manca la punta da diciotto/venti reti e questo è un limite. In attesa di Pedrola, forse in panchina con il Lecco, Pirlo confida nei gol di Esposito, sino a questo momento anche piuttosto sfortunato con ben tre legni colpiti. A Brescia proverà a sbloccarsi anche Manuel De Luca, l'unico centravanti di ruolo.