Salone Nautico, Gelmini: "Un evento di ripartenza possibile grazie al green pass"

di Edoardo Cozza

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Visita agli stand del ministro degli affari regionali, che parla anche di ipotesi di obbligo vaccinale e interviene anche su quota 100 e reddito di cittadinanza

 

Accompagnata dal presidente della Regione Liguria Toti, il ministro degli affari regionali Mariastella Gelmini ha fatto visita al Salone Nautico di Genova, in un sabato che ha fatto registrare il sold out di presenze. Il governatore ha accolto la rappresentante del governo spiegando che la presenza degli esponenti di governo "rappresenti la conferma del successo del Salone. Ho ringraziato il ministro Gelmini - ha proseguito Toti - per la sua presenza, ma anche per le decisioni prese dal governo, con la spinta sulla campagna vaccinale che permette il rilancio del Paese. E noi abbiamo dato un segnale di contiguità tra ripartenza e attenzione alla salute con la presenza qui di un punto vaccinale". 

Mariastella Gelmini ha poi spiegato: "Questa edizione è particolare e sta avendo grande successo: ho visto tanti sorrisi da parte degli organizzatori ed è bello che tanto spazio sia dedicato alla sostenibilità. C'è un segnale di ripresa vera ed è stato possibile solo grazie al green pass. Credo che non sarà necessario arrivare all'obbligo vaccinale, in settimana abbiamo esteso il Green pass a 23 milioni di lavoratori, dopo le scuole abbiamo voluto rendere sicuri i luoghi di lavoro senza distinzioni tra il settore pubblico, privato e gli studi professionali, riteniamo che avendo messo in sicurezza i luoghi di lavoro non ci sia bisogno di arrivare all'obbligo vaccinale".

Spazio anche a riflessioni sul reddito di cittadinanza: "Partiamo da quest'ultimo - evidenzia la Gelmini - e mettiamo in chiaro che siamo per modificarla, perché è stata decisamente allargata troppo: gli imprenditori faticano a trovare personale, ci sono iniquità tra chi e come lo riceve e dunque va decisamente rivisto". 
Su quota 100: "Sta scadendo anche opzione donna e altre sono già scadute: l'Inps avanzerà delle proposte, ma non si può introdurre uno scalone. Serve un ragionamento equo e pragmatico, senza ideologie".