Rigassificatore: oggi catena umana Savona-Vado per dire "No" al progetto. Telenord in diretta

di Redazione

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La protesta durerà 21 minuti, come i rintocchi della campana del capoluogo che ogni volta alle 18 ricorda le vittime delle guerre

Rigassificatore: oggi catena umana Savona-Vado per dire "No" al progetto. Telenord in diretta

Una catena umana in spiaggia per dire no al rigassificatore. E' la protesta che andrà in scena oggi alle ore 15, con diretta di Telenord dalle 14,30, sui litorali di Savona, Vado Ligure e Spotorno.

L'iniziativa, nata da Sergio Siriani e poi disìffusasi subito sui social, ha preso campo rapidamente e al momento sono quasi 30 gli stabilimenti balneari che hanno annunciato in qualche modo la loro adesione: 22 tra Savona e Vado Ligure più alcuni di Spotorno, dove l'Associazione Bagni Marini ha reso nota la propria partecipazione venerdì sera sera.

Ci saranno aderenti a Comitati cittadini, operatori turistici, imprenditori, ambientalisti. La catena umana dovrebbe durare 21 minuti, come le lettere dell'alfabeto italiano: si tratta di un richiamo al principale monumento di Savona, quello ai Caduti, la cui campana ogni giorno alle 18 suona appunto 21 rintocchi per ricordare le vittime delle guerre.

Si tratta solo dell'ultima di una serie di iniziative di protesta, tra manifestazioni in piazza (a Vado Ligure), incontri pubblici (a Savona e Quiliano), raccolte firme online e decine di comunicati stampa per contestare il rigassificatore: giorni fa anche la polemica tra Giovanni Toti e il collegio docenti dell'istituto scolastico di Quiliano che hanno sottoscritto un documento per boicottare le iniziative ambientali promosse dalla Regione e in cui chiedono il ritiro del progetto.

"L'obiettivo della manifestazione - spiegano dal comitato provinciale 'No al rigassificatore' - è sensibilizzare la cittadinanza al progetto della Golar Tundra nella rada antistante Vado e Savona e ai suoi rischi potenziali e possibili ricadute su ecosistema, salute e turismo. L'ambiente è un bene comune, che non abbiamo preso in eredità dai nostri genitori, ma è in prestito. E' interesse di tutti proteggerlo e difenderlo".

Il rigassificatore, ora a Piombino, sarà operativo a Vado nel 2026. Sorgerà a 4 km dalla costa di Vado, ma essendo posto in una baia, sarà a soli 2,9 km dalle coste di Savona e vi resterà per 17 anni. Diversi Comuni della zona, tra cui Savona, Albissola Marina, Carcare, Altare, Bergeggi e Quiliano, hanno criticato il progetto dal punto di vista della sicurezza, per le possibili ripercussioni sul turismo e dal punto di vista ambientale. L'infrastruttura infatti è a ridosso dell'area marina protetta di Bergeggi.

Gli amministratori locali, inoltre, criticano la Regione per come ha portato avanti il caso, sottolineando il mancato coinvolgimento dei territori. Il presidente della Regione Giovanni Toti, che è anche commissario per l'opera, replica da sempre che gli incontri sono in corso, che ci sarà una 'Via', che il territorio avrà infrastrutture a compensazione. Ma i manifestanti non ne vogliono sapere: "Ci sono voluti anni per scrollarsi di dosso l'immagine della grigia città industriale e puntare sul turismo che sta crescendo. L'arrivo del rigassificatore ci farà tornare indietro".