Rigassificatore, Bucci chiude ogni ipotesi: "A Vado non si farà mai"
di Matteo Cantile
Dopo un anno e mezzo di polemiche e battaglie il presidente di Regione conferma: "E' un investimento insensato, resterà a Piombino"

"Il rigassificatore è un punto chiuso, i savonesi non devono chiederlo mai più, non si farà": il presidente di Regione Marco Bucci, nella sua prima giornata dedicata alla provincia di Savona, non poteva usare più negazioni attorno alla questione dello spostamento del rigassificatore da Piombino a Vado Ligure. No, no e no e a chi gli fa notare che il Governo non ha ancora messo la questione nero su bianco, il Governatore risponde "non importa, qui non si farà".
Discontinuità - La valutazione sul rigassificatore è forse quella su cui è si è marcata la maggiore distanza tra Marco Bucci e il suo predecessore, Giovanni Toti: mentre l'ex presidente era stato la bandiera del rigassificatore, l'uomo che più d'ogni altro ne sottolineava l'importanza sia per il territorio che per il sistema dell'approvvigionamento del gas a livello nazionale, Bucci già in campagna elettorale lo considerava "un investimento insensato". E, una vota eletto, ha confermato questa posizione.
Sposta ma non aggiunge - Il vero problema evidenziato da Bucci e discusso anche con Snam è che il rigassificatore di Vado Ligure non avrebbe garantito al Paese una maggiore capacità di rigassificazione: di fatto la nave posizionata nel porto di Piombino sarebbe stata semplicemente trasferita in Liguria, così da mantenere una promessa fatta da Giorgia Meloni al sindaco locale, che è di Fratelli d'Italia. Peraltro Bucci ha sempre criticato l'ipotesi Vado Ligure, giudicata troppo lontana dalle "dorsali del gas": meglio Piombino, insomma, con buona pace del suo primo cittadino.
Proteste e polemiche - Il 10 settembre 2023, circa 16.000 persone avevano partecipato a una catena umana sulle spiagge liguri per manifestare il loro dissenso verso il progetto, evidenziando preoccupazioni per l'impatto ambientale e turistico. In quei giorni il presidente Toti fu bersagliato di insulti in una conferenza pubblica presso l'Unione industriali di Savona e l'allora capogruppo del suo partito (Angelo Vaccarezza, oggi esponente di Forza Italia) fu fisicamente aggredito da un manifestante. Le prime crepe nel centrodestra non tardarano ad arrivare: la Lega fu il partito che localmente fu più attivo nell'associarsi alla protesta, fino al cambiamento di rotta garantito dal nuovo presidente. Ora si può dire, qui il rigassificatore non arriverà.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Tags:
rigassificatore Savona vado ligure Piombino marco bucci Liguria regione liguria presidente di regione snam gas Giorgia Meloni Lega totiCondividi:
Altre notizie

Elezioni, la carica dei "Giovani genovesi" candidati con Crucioli: "Nati dopo le Regionali per combattere l'astensionismo"
01/04/2025
di Riccardo Olivieri

Genova, Lega: "Salis confusa, Palazzo Tursi non è un palasport"
01/04/2025
di Redazione