Regionali, Orlando a Telenord: "Rilanciare l'entroterra partendo da 15 borghi pilota su cui intervenire con servizi, infrastrutture e banda larga"

di Redazione

Oggi noi non possiamo pretendere che le persone restino nelle aree interne a dispetto delle condizioni materiali in cui vivono"

Andrea Orlando, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, intervenuto a Telenord in un TGToday ha lanciato una proposta di rilancio dell'entroterra, per contrastare lo spopolamento e dare un senso concreto all'ipotesi di rivalorizzare i borghi, in un territorio come quello della Liguria: scegliere 15 comuni pilota su cui lavorare.
 

METODO - "Se non siamo in grado di far crescere le aree interne - è la premessa, di fronte alle domande del direttore Matteo Cantile e di Gilberto Volpara, Carlotta Nicoletti e Massimiliano Lussana - avremo una congestione della linea di costa che rischia di non reggere all'impatto del turismo e alle difficoltà infrastrutturali che abbiamo visto in questi anni. E allora cosa bisogna fare? Bisogna lavorare in modo tale che ci sia la possibilità di mantenere il livello dei servizi in modo da vedere se questo può diventare un attrattore. Propongo di individuare 15 comuni pilota in tutta la regione, in cui, con convenzioni con la Regione, ci impegniamo a mantenere un livello dei servizi, a garantire la banda larga, a garantire servizi alla persona sia per gli anziani per i bambini e proviamo a vedere se l'offerta è in grado di creare la domanda".
 

CONDIZIONI - "Oggi noi non possiamo pretendere che le persone restino nelle aree interne. Quando si chiudono le farmacie, si chiudono i bar, si chiudono gli alimentari, i carabinieri non ci sono, l'età media a si alza e quindi la percezione di insicurezza diventa ancora più forte. In queste condizioni non possiamo chiedere alle persone di rimanere lì a dispetto delle condizioni materiali nelle quali vivono".
 

SCELTA - "Dobbiamo cambiare le condizioni materiali e io, siccome non credo che ci saranno le risorse per farlo da tutte le parti contemporaneamente, visto che in Liguria ci sono 234 Comuni, propongo di creare 15 realtà pilota, discutendo con i Comuni e con l'Anci per evitare le cose calate dall'alto".
 

CIRCOLO VIZIOSO - "Invece noi oggi continuiamo semplicemente in modo ragionieristico a prendere atto che scende la popolazione, quindi vanno chiuse le scuole. Addirittura ci sono stati consiglieri regionali del centrodestra che hanno presentato emendamenti per gli accorpamenti di plessi scolastici. Inevitabilmente si crea un circolo vizioso: ecco, proviamo a romperlo. I fondi di coesione servirebbero esattamente a questo e la Regione li sta spendendo pochissimo".
 

VAL DI VARA - "Pensiamo per esempio alla Val di Vara: una realtà che potrebbe decongestionare tantissimo le Cinque Terre, che sono in una situazione di overturismo. Però per farlo bisogna dare dei servizi, fare degli investimenti. Poi può darsi che le abitudini siano anche cambiate e la gente non ci va comunque, ma prima proviamolo".
 

SERVIZI - "Il problema non è solo aver dei bei pavimenti o rifare la chiesa, la questione fondamentale è il pacchetto complessivo dei servizi perché uno può avere anche un borgo perfettamente restaurato in cui però la viabilità non c'è, il posto medico più vicino è a 40 minuti, non c'è la banda larga che è una questione fondamentale se vogliamo che le persone vadano a fare smartworking nelle aree interne. E se vinco non sceglierò sulla base dell'appartenenza del sindaco, io sceglierò - conclude - sulla base delle esigenze di quella popolazione".