Professore sospeso per molestie virtuali a Genova, gli studenti: "E' già successo, questo caso è solo la punta dell'iceberg"

di Filippo Serio

Questa mattina una riunione di Cambiare Rotta: "Chiediamo sportello di ascolto"

"Non si è trattato di un caso isolato, questa è soltanto la punta dell'iceberg". Il caso del professore che utilizzava l'intelligenza artificiale per creare fotomontaggi a luci rosse con i volti delle sue studentesse ha creato sgomento e preoccupazione soprattutto negli studenti e nelle studentesse dell'università.

Questa mattina oltre una cinquantina di studenti si sono radunati in piazzetta Caviglia, nei vicoli genovesi, per un'assemblea organizzata dall'organizzazione 'Cambiare Rotta'. I partecipanti hanno chiesto di non farsi riprendere, e che il contenuto dell'assembla rimanesse privato.

"L'intento" - spiega una dei membri Veronica Rossi- "è stato quello di trovare un punto di incontro e dialogo, facendo emergere tutte le contraddizioni dell'università. Far emergere inoltre ogni altro problema ed episodio analogo che possa essere accaduto in Ateneo. Noi chiediamo che venga aperto uno sportello dove le studentesse possano denunciare casi di disagio o di discriminazione."

Il caso analogo - Proprio in questo senso va l'iniziativa di Cambiare Rotta, che attraverso un form di Google - di fatto un sondaggio digitale - ha messo a disposizione uno spazio per raccontare ogni altra esperienza di questo genere subìta da altri studenti. Tra le risposte, addirittura un caso che risale al 2011"

Il fatto - Venerdì 25 settembre un professore del dipartimento di Architettura era stato sospeso dopo essere stato accusato di pubblicare su una chat segreta di Telegram, immagini hard create da lui stesso utilizzando fotografie di alcune sue studentesse, attraverso l'intelligenza artificiale. Attualmente la denuncia è arrivata da sei ragazze, per molestia virtuale nei confronti del professore 40enne

 

La testimonianza - Ai nostri microfoni ha parlato una studentessa - la quale ha preferito non farsi inquadrare nè identificare - del dipartimento di Architettura che conosce le sei ragazze, ma non ci ha parlato direttamente: "Non conosco i nomi delle ragazze che hanno denunciato, ma so che sono spaventate e vogliono rimanere anonime. Oggi partecipiamo per raccontare che questi non sono casi isolati, è un qualcosa che succede ed è già successo anche in altri dipartimenti"

La risposta dell'Università - Il professore indagato è stato immediatamente sospeso dall'insegnamento dal rettore dell'Università Federico Delfino, il quale- spiegano da Cambiare Rotta - ad oggi non si è espresso su quanto accaduto." Si è espresso invece il nuovo direttore del dipartimento di Architettura, che ha inviato una mail agli studenti. Anche altri professori si sono confrontati con i propri allievi.

Scrive Cambiare Rotta dopo l'assemblea:

Oggi una partecipatissima assemblea si è riunita contro le molestie che sono avvenute ad architettura: per organizzarci e lottare, perché stufe marce di un’università appestata da molestie, da dinamiche di potere e ricatto nei confronti di noi componente studentesca, in cui solo i professori (spesso con ruoli da veri e propri baronetti) vengono tutelati e si sentono tanto protetti da permettersi di ricattare, molestare, oggettificare e sessualizzare gli studenti e le studentesse, che si trovano in una  perenne paura  di rimetterci la carriera accademica.

Non siamo più disposti a sopportare tutto questo. Non siamo più disposti ad abbassare la testa ed essere vittime in silenzio.

Vogliamo un centro antiviolenza a UniGe,ateneo che è pregno di queste dinamiche malate che passano sotto il silenzio di Delfino ma che è totalmente privo di strumenti di tutela,come un Cav pubblico universitario.

Adesso è il momento di cambiare dalle fondamenta un sistema universitario malato, insito di queste logiche di oppressione,ricatti e abusi di potere. Organizzarci è l’unico modo di farlo.