Processo ponte Morandi, Emmanuel Diaz a Telenord: "Vicini a una giustizia storica"

di Redazione

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Il fratello di una vittima: "La richiesta di patteggiamento di Aspi e Spea dimostra che la ricostruzione della Procura è vera"

Processo ponte Morandi, Emmanuel Diaz a Telenord: "Vicini a una giustizia storica"

Emmanuel Diaz, fratello di una delle vittime della tragedia del Ponte Morandi, non nasconde la sua soddisfazione per il patteggiamento chiesto da Aspi e Spea. "Questa è una vittoria della Procura, che sta facendo un ottimo lavoro. Sto parlando, intendiamoci, di quello che sta avvenendo all'interno del procedimento. Una cosa è quello che accade lì, tutta un'altra questione è il dolore della gente, le conseguenze che ancora vive per quello che accadde quel giorno di agosto".

Di sicuro, c'è un importante dato di discontinuità. "Nessuna delle persone coinvolte nel processo aveva finora fatto un passo nell'ammettere le proprie colpe. Anzi, avevamo assisitito a spettacoli decisamente poco belli. Ieri qualcuno di loro lo ha fatto, questo passo,, ed è indubbio rimarcare la differenza di chi non lo ha fatto, ad ogni costo".

Una giornata positiva per lui, insomma: "Sì, ripeto il mio bravo alla Procura. Siamo sempre più vicini a una giustizia che entrerà nella storia. Si è confermato che la ricostruzione della Procura è vera".

Secondo lui, qualcosa, anzi parecchio, potrebbe cambiare. "Se altri imputati avessero saputo che due di loro avrebbero patteggiato, sono convinto che nel processo si sarebbero comportati in maniera differente. E non è nepure escluso che questo possa accadere in futuro".

La partita va avanti, e Diaz ha un obiettivo: "Adesso sarebbe importante che fosse confermato il dolo, che per ora è rimasto un po' ai margini della discussione. Perché la verità è che queste società si sono preoccupate soltanto del loro profitto. Enorme, in questi anni. D'altronde, è anche vero che la Procura difende il diritto, non la moralità".