Processo Morandi, i familiari contro Castellucci: "Ha usato la nostra perizia in modo distorto"
di Emilie Lara Mougenot
L'avvocato Caruso denuncia un utilizzo distorto della consulenza di parte civile nel tentativo di alleggerire le responsabilità di ASPI e SPEA

Nel processo per il crollo del Ponte Morandi, le dichiarazioni spontanee dell'ex ad di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, hanno suscitato sconcerto tra le famiglie delle vittime. L'avvocato Raffaele Caruso, legale della famiglia Possetti, ha denunciato l'uso selettivo e distorto della consulenza tecnica dell'ingegner Paolo Rugarli, esperto incaricato proprio dalle famiglie.
Dichiarazioni parziali – "Un abile copia-incolla", così Caruso ha definito la citazione di due passaggi della consulenza dell'ingegner Rugarli da parte di Castellucci. Il primo riguardava la consulenza CESI, indicata come esempio di controllo esterno. Il secondo si riferiva alla previsione di vita dei tiranti della pila 9 fino al 2030, sostenuta in passato dal prof. Martinez.
Contesto ignorato – Caruso sottolinea come entrambi i riferimenti siano stati estrapolati da un quadro critico. Rugarli aveva definito la relazione CESI un "copincolla" dei documenti già prodotti da Autostrade per l'Italia, privo di elaborazione e valutazione. "Una ben strana modalità di esame", aveva osservato l'ingegnere.
Critica tecnica – In aula, Rugarli aveva parlato di "doppia abnormità": sia nell'operato di CESI che nell'accettazione acritica del suo lavoro da parte del committente. L'inciso "in teoria indipendente" sulla consulenza CESI era infatti giustificato dalla mancanza di reale autonomia nella verifica.
Effetto alone – Quanto alla previsione sul 2030, Rugarli aveva segnalato un pericoloso calo di attenzione causato dall'autorita del prof. Martinez. Il fenomeno, definito "effetto alone", porta a considerare inoppugnabili affermazioni prive di seria base tecnica solo perché pronunciate da esperti autorevoli.
Fallacia cognitiva – "Quando una persona diventa intoccabile si pongono le basi per gravi disastri", scriveva Rugarli. Il sorvegliante, aggiungeva, "deve dubitare, non deve credere". Castellucci, invece, avrebbe omesso di citare i passaggi che demoliscono quella presunta certezza.
Reazioni civili – Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, ha espresso amarezza per l'episodio: "Forse se ci fossero stati tecnici competenti e meno avidità non saremmo qui a parlare di questa strage".
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