"Portofino d'Autore", Bucci: "Campo largo spaccato perché non c'è programma comune"

di Stefano Rissetto

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"Quando parleranno di cose reali e non di nuvole forse si spaccheranno ancora di più"

"Portofino d'Autore", Bucci: "Campo largo spaccato perché non c'è programma comune"

"Quando ci si mette assieme solo per vincere le elezioni senza avere un programma comune alla fine prima o poi ci si separa, perché quello che conta non è vincere ma avere un programma di cose da fare tutti assieme. Mi aspetto altre rotture. E' evidente che non sono capaci di avere un programma comune". Lo ha detto il candidato di centrodestra Marco Bucci stasera a Portofino D'Autore, rassegna culturale patrocinata dal Comune di Portofino, che si inserisce nel ciclo di incontri D'Autore curati da Valentina Fontana e Gianluigi Nuzzi, e organizzati da Vis Factor e che hanno come media partner Telenord che trasmette alle 22,30 ognuna delle tre giornate.

"Sulle infrastrutture, per esempio, qualcuno vuole una cosa e l'altro non la vuole - ha concluso - Quando parleranno di cose reali e non di nuvole forse si spaccheranno ancora di più".

Ma ecco in chiusura i tre motivi per cui non si deve votare Orlando:

“1. Orlando ha sempre fatto il politico per 30 anni ed è ancorato ad una visione della politica che è vecchia. E anche lui è vecchio anche se è più giovane di me. Ma è ancorato ad una visione che è la politica che comanda. E invece sono i cittadini che comandano e non la politica o i partiti. Questo bisogna impararlo bene. Noi siamo riusciti a fare un’alleanza perché abbiamo un’alleanza con una visione unica della Regione, delle città e di quello che deve essere il futuro. Se non c’è programma non c’è alleanza e quindi crolla. 

2. Non ha un programma soprattutto di infrastrutture. Non saranno capaci di mettere insieme un programma di infrastrutture perché sulle infrastrutture importanti uno dice sì e uno dice no e senza un programma non si può votare uno che vuol fare il presidente per i prossimi 5 anni e non ha un programma di cose da fare.

3. Questo mi dispiace dirlo però lo dico senza cattiveria. Orlando non ama la Liguria. Noi che dobbiamo guidare una città o una regione o anche uno stato dobbiamo amare quello che facciamo. Ci vuole cervello e amore con il quale trovi la forza di fare le cose nei momenti difficili. Perchè Orlando non ha amore? Lui non lo ha perché nel 2018 è andato a farsi eleggere a Reggio Emilia come altri del suo partito. Per me questo è un insulto ai cittadini.

In caso di vittoria i primi interventi dovranno riguardare: infrastrutture, sanità, sicurezza, ambiente e lavoro".